Molto più che attività commerciali: chioschi alimentari, edicole e fiorai fungono da veri e propri presìdi urbani: animano la vita dei quartieri, garantiscono un occhio sulla strada, offrono ai cittadini punti di contatto e socialità
Nell’aprile 2024 l’amministrazione comunale aveva annunciato l’intenzione di installare 15 nuovi chioschi in parchi e giardini pubblici, come parte di un ampio piano di riqualificazione del commercio su aree pubbliche. L’obiettivo dichiarato era quello di valorizzare e presidiare diverse zone della città, offrendo servizi ai cittadini e contribuendo alla sicurezza e alla vivibilità degli spazi verdi.
Tuttavia, a distanza di un anno, nulla di concreto è stato ancora fatto. Lo denuncia il capogruppo del M5S Lorenzo Masi, che evidenzia il mancato rispetto delle promesse fatte dal Comune: a un anno dall’annuncio, i 15 chioschi previsti non sono mai stati realizzati. L’assessore Vicini ha giustificato il ritardo richiamando la Legge 214/2023, che impone l’attesa delle linee guida del Ministero del Made in Italy, ad oggi ancora non pubblicate, ma Masi sottolinea come, al momento della delibera comunale, questa condizione non fosse stata menzionata.
Critiche vengono mosse anche alla mancata riqualificazione dei chioschi esistenti, molti dei quali chiusi da tempo: “E dei chioschi già esistenti, ma chiusi ormai da molto tempo, soprattutto quelli che vendevano piante e fiori?” – aggiunge Masi – “Nessuna investimento da parte dell’Amministrazione per un loro recupero, eppure se la finalità dei chioschi è la valorizzazione e il presidio delle diverse aree della città, perché non partire dalla riqualificazione di quelli esistenti che giacciono abbandonati? L’impressione è che non ci sia stato uno sforzo sufficiente da parte del Comune, di prendere decisioni volte a una reale valorizzazione dei chioschi, di qualsiasi tipologia e ubicazione.”
Per quanto riguarda le edicole, Masi apprezza che l’assessore Vicini abbia accolto la proposta di far svolgere agli edicolanti alcuni servizi anagrafici, che possano agevolare i cittadini più anziani. Tuttavia chiede un impegno maggiore da parte della Giunta per le edicole, evidenziando le opportunità offerte dalla recente sentenza del TAR (che conferma la soglia del 30% per la vendita di prodotti complementari) e dal recente investimento regionale di 200 mila euro per contrastare la desertificazione delle edicole toscane.
Foto: Alessandro Scarcella su Flickr CC BY-ND 2.0