Palagi (SPC): “Casa Spa al centro delle politiche abitative, ma serve chiarezza politica”. Del Re e Calistri (FD): “Nomina politicamente inopportuna e regolamento disatteso”
La recente nomina di Luigi Paccosi alla presidenza di Casa Spa scatena il dibattito politico e pone di nuovo al centro il tema della trasparenza amministrativa e del futuro delle politiche abitative pubbliche.
Il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi, nel porgere gli auguri al nuovo presidente, ha espresso preoccupazione per la mancanza di confronto istituzionale: “La nomina del nuovo Presidente di Casa Spa non è stata accompagnata da nessun confronto politico con la Commissione 4 e il Consiglio comunale”, ha dichiarato in una nota. La preoccupazione si estende anche al futuro del sistema dell’edilizia pubblica: “Il sistema dell’Edilizia Residenziale Pubblica è sostenibile? O è destinato a essere marginalizzato, magari a favore di quel ‘privato sociale’ che ogni giorno le istituzioni comprensibilmente ringraziano, mentre il pubblico arretra passo dopo passo, taglio dopo taglio?”
A queste si aggiungono le dichiarazioni dei consiglieri Cecilia Del Re e Leonardo Calistri di Firenze Democratica, che sollevano un punto tecnico-politico sulla legittimità della nomina: “Ancora una nomina che ricade non solo su chi riveste già altri molteplici incarichi, ma che avviene ancora in violazione della norma del regolamento comunale sulle nomine”, affermano, facendo riferimento al fatto che Paccosi sia già stato nominato dal Comune nel 2021 come membro del Comitato di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. “Al di là dei tecnicismi – che ricordiamo avere comunque un valore politico dal momento che sovrintendono il rispetto di determinati valori quali la trasparenza e l’indipendenza, anche nell’evitare la concentrazione del potere nelle mani sempre delle stesse persone -, ci pare politicamente inopportuna questa nomina perché la presidenza di Casa spa richiede un impegno a tempo pieno, impegno che a nostro avviso non può essere garantito da chi ricopre già molti altri delicati e impegnativi incarichi”.
Nel mirino anche la mancata trasparenza nel coinvolgimento della commissione controllo: “Le norme del regolamento non sono state rispettate: il previsto coinvolgimento della commissione controllo non è avvenuto, nonostante sollecitazioni da parte di diversi consiglieri della minoranza e dello stesso presidente della commissione”. Oltre alla questione regolamentare, viene sollevato un tema di opportunità politica: “Il nuovo presidente di Casa Spa, oltre ad essere anche presidente di Cesvot e membro del comitato di indirizzo della Fondazione CRF, è a capo di molte cooperative che lavorano da anni in appalto con il Comune nel campo della scuola e del sociale”.
Entrambe le forze politiche di opposizione concludono esprimendo auguri al nuovo presidente, ma contestando duramente il metodo con cui è avvenuta la nomina. “Nulla di personale, lo ripetiamo, contro i nominati – e facciamo al presidente di Casa Spa i migliori auguri di buon lavoro – ma contestiamo chi ha effettuato questa scelta per tutti i motivi sovra esposti. Anche se la mancanza di fantasia ormai non ci sorprende più, anzi tutto diventa purtroppo in anticipo prevedibile”, concludono Del Re e Calistri.