Può sembrare un paradosso, ma i blackout hanno fatto luce su una mala gestione delle infrastrutture per la quale adesso è l’ENEL a trovarsi nel mirino: stavolta sono CGIL, CISL e UIL a imputarle «scelte sbagliate» consistenti in «interventi tampone su strutture obsolete anziché investimenti su impianti moderni», un fatto che noi di LFCV abbiamo messo in luce subito. Meglio tardi che mai, e forse la copertura mediatica riservata alla presa di posizione delle principali sigle sindacali da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze servirà a suonare i dovuti campanelli d’allarme. Altrettanto spazio hanno avuto gli sviluppi sulla “battaglia della Pergola”: il PD, tutto meno che intenzionato a mollare una sua fonte di introiti e propaganda, ha già deciso di impugnare il declassamento per salvare Massini, ci informano le stesse testate con l’aggiunta del Tirreno Firenze. Se questa solerzia e tempestività la impiegassero per sistemare le infrastrutture, programmare interventi necessari e migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini, sicuramente non ci sarebbe da mobilitare in tutta fretta la Municipale per «blitz» all’UPD dell’Isolotto (non che questo corpo di polizia possa fare, suo malgrado, più di questo) e sicuramente non dovrebbe rimediare adesso, e solo su segnalazione nostra e della Lista Schmidt, alla ricopertura delle radici col bitume sul Lungarno Ferrucci; non ci sarebbe, magari, da aspettare ancora per i regolamenti miranti a disciplinare la giungla di golf car, risciò e caddies che hanno invaso il centro storico o da organizzare alla rinfusa i «lavori urgenti» su due viadotti della Fi-Pi-Li: tutte notizie non frutto della nostra fantasia ma riportate da La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze il quale ultimo parla, più moderatamente, di «sopralluogo dopo le recenti intrusioni» all’impianto sportivo dell’Isolotto. Soprattutto, non ci si troverebbe a subire episodi vergognosi come la morte per un malore da afa di un detenuto a Sollicciano già sofferente di problemi di salute, secondo quanto affermano Corriere Fiorentino e La Repubblica Firenze. Cose che neanche a Prato succedono: lì infatti i detenuti scappano direttamente, determinando alla Dogaia addirittura il primato di fughe che solo nell’ultimo anno ne ha fatte registrare 5. Due agenti penitenziari sono stati perciò indagati per gravi negligenze, tra cui addirittura porte lasciate aperte, stando a quanto si specifica sempre su questi due giornali. Si rinuncia invece al Settembre Pratese per i ritardi burocratici della Soprintendenza e l’instabilità politica dell’amministrazione cittadina, si apprende dalla sezione fiorentina di Repubblica. Su tutto il resto, grande è la confusione sotto il cielo: se per le Regionali si è alfine deciso di votare il 12 ottobre, «la data della scoperta dell’America» in una battuta di Giani, cui ha risposto l’alterato Tomasi rivendicando il suo «antiamericanismo», ma nel contesto di ampi dissensi e contraddizioni nel campo largo, con numerosi circoli che accusano i sostenitori di Giani di «parlare a nome proprio» e ancora l’incognita Sinistra Italiana-M5S sulla ricandidatura del governatore uscente. Una sfida accesa nella ricostruzione sia delle sezioni fiorentine di Repubblica, Corriere e Nazione, che del Tirreno, come accese sono anche, si direbbe con linguaggio maoista, le «contraddizioni in seno al popolo» a causa degli esasperanti cantieri: i cittadini se la prendono coi ritardi dei mezzi pubblici, i sindacati degli autisti replicano che la colpa di ciò e dello stress (con conseguenti liti e dimostrazioni di maleducazione anche gratuita) che ne consegue è del traffico. Ma Giorgio «tira diritto» e impone la continuazione dei lavori, che in via Bolognese comporteranno nuove modifiche sui percorsi dei bus, con la creazione per partenogenesi di altre navette per servire zone (come via dei Massoni, via Bolognese, Careggi e il Nuovo Pignone) che altrimenti rimarrebbero isolate e imbottigliate. Bottigliate e altri oggetti contundenti piovono invece sui veicoli parcheggiati in piazza Indipendenza, tornata al centro di «spaccate, furti e risse notturne», come titola il Corriere Fiorentino che ha dischiuso al pubblico tutte queste notizie e dà voce anche al comitato locale, che chiede più controlli. E se, secondo inchieste rilanciate da La Nazione Firenze e dal Tirreno sia nazionale che fiorentino, il turismo a Pisa schizza alle stelle, a livello generale in Toscana si registra un -1% di toscani in vacanza rispetto all’anno scorso. Una regione, quindi, resa parco divertimenti per chi può permetterselo e residenza coatta per chi, e sono sempre di più, di soldi ne ha sempre meno. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli