Ancora in piazza per la Palestina, ma anche contro il turismo selvaggio. Salviamo Firenze dà manforte ai livornesi, crescono intanto gli indebitati. La Firenze sui giornali di lunedì 26 maggio

GERMOGLI PH: 19 LUGLIO 2017 FIRENZE PIAZZALE MICHELANGELO BUS TURISTICI TURISMO DAVID

Dopo i 1.500 in piazza a Sesto Fiorentino di cui parlavamo ieri, la mobilitazione fiorentina in sostegno alla popolazione palestinese si è articolata con l’esposizione dai balconi di lenzuoli simulanti sudari, con l’obiettivo di arrivare a 50.000 (i civili morti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023): uno è comparso anche da Palazzo Vecchio, come riporta La Repubblica Firenze. Sul fronte della politica interna, a giudicare da quanto scrive sempre quest’ultima, si sta preparando il nuovo regolamento sui dehors che entrerà in vigore tra cinque mesi, con tanti interrogativi sulle piazze di area UNESCO (Duomo, Signoria, Repubblica) e con la dovuta organizzazione in base alla direttiva che arriverà dal governo. Sempre in centro torneranno gli “steward anti-sballo”: giovani per il centro, da Santa Croce a Sant’Ambrogio, volontari e carabinieri in pensione per i quartieri, come dettagliatamente spiegato dal Tirreno Firenze. Su quest’ultimo e su La Nazione Firenze leggiamo poi della trasferta del Comitato Salviamo Firenze a Livorno per protestare, al porto, contro «l’invasione dei croceristi» che ha portato in un solo giorno 10.000 turisti, di cui però il 92% si è diretto verso Firenze (70%), Lucca, Pisa, San Miniato o altre località limitrofe, un turismo che, come denunciato dal Comitato ma non solo, non porta in realtà soldi a nessuno ma diminuisce sensibilmente la qualità della vita. Soldi che, a dirla tutta, mancano sempre più ai cittadini: da un’inchiesta de La Nazione Firenze emerge che solo dal 2023 al 2024 gli indebitati sono aumentati del 170% (da 32 a 87; da gennaio a maggio di quest’anno si è già raggiunta quota 32), per una media di sette al mese nell’anno passato e cifre dai 20.000 fino addirittura ai 700.000€, persone costrette a rivolgersi allo sportello diocesano della Caritas con le storie più disparate e una situazione economica disastrosa che B&B e aperitivini riescono sempre meno a nascondere. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli