Potrebbe essere troppo presto per titolare trionfalmente «si chiude il caso su Albanese», come fa La Repubblica Firenze: meno ardori, infatti, da Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze nell’informare che il convegno sancito dalla mozione emendata di Sinistra Progetto Comune si terrà a inizio anno nuovo, anche per la bagarre che gli ha fatto da sfondo. Un generale rimescolamento di carte tra gli schieramenti, con Luca Milani (PD) e Marco Semplici (Lista Funaro) contro gli scissionisti renziani per le loro «strumentalizzazioni della vicenda», Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) strappa dimostrativamente i fogli dell’atto e Francesco Grazzini (Italia Viva) e Matteo Chelli (FdI) si trovano sulla stessa linea nell’attaccare l’ex relatrice speciale dell’ONU. Le tensioni si sono acuite sul passaggio della mozione in cui si chiedeva la chiusura del Consolato onorario d’Israele e la rimozione di Marco Carrai dalla Fondazione Meyer: la prima non è passata, la seconda neanche votata per l’Aventino congiunto di centrodestra e Italia Viva. È stato notato con una punta di stupore anche il fronte unito Fratelli d’Italia-Movimento 5 Stelle sul tema della sicurezza: i consiglieri Draghi e Masi hanno proposto l’istituzione di «tombini anti-spaccata» fissati al suolo tramite bulloni per tutelare le attività, approfittando magari dei frequenti rifacimenti delle strade, riporta La Nazione Firenze: proprio a questo proposito, al Ponte alle Mosse e all’Isolotto sono stati chiusi due locali a seguito di una lite, la cui violenza ha portato al danneggiamento di due auto, e dei frequenti atti di spaccio (anche una banda tosco-lombarda che trasportava cocaina nei furgoni è stata sgominata, si inserisce La Repubblica Firenze). Ne ha parlato anche il Corriere Fiorentino, menzionando però una mera «sospensione per 10 giorni» della licenza del locale. È invece scontro tra gli ex sindaci Renzi e Nardella sullo stadio, su cui è incidentalmente intervenuto anche il senatore Marcheschi (Fratelli d’Italia): il primo, sullo stesso quotidiano, aveva rilasciato ieri un’intervista in cui ha duramente e direttamente incolpato il suo successore ed ex collega di partito per il disastro dei lavori del Franchi, ripercossosi sul rendimento della Fiorentina (unico aspetto su cui si è concentrato Marcheschi); il secondo ha rispedito le accuse al mittente accusando il fu suo mentore di aver sfruttato l’occasione per «ottenere visibilità». A nessuno però è venuta in mente la soluzione molto più semplice di dismettere lo stadio e ricostruirne uno nuovo a Campi Bisenzio, come originariamente proposto, solo perché ciò avrebbe portato soldi in casse che non erano quelle del Comune di Firenze. Ricorda molto, tra l’altro, il nome di un celebre gruppo ultras viola la situazione in tema strutture ricettive: Marasma. I privati che gestiscono l’aspirante resort in San Gallo non si sono dati per vinti di fronte al blocco della soprintendenza e hanno portato la loro battaglia, focalizzata sui 30 centimetri in più di una delle due torri, al TAR, fa sapere La Repubblica Firenze. A ciò si somma la pressione dal basso che arriva dai comuni più piccoli i quali, incoraggiati dalla recente vittoria della normativa sugli affitti brevi, vogliono anch’essi poter decidere eventuali normazioni dell’overtourism: a darne notizia un trafiletto del Corriere Fiorentino, mentre Il Tirreno Firenze approfondisce la questione della partita IVA necessaria per gestire in autonomia più di due appartamenti; La Nazione Firenze pubblica due inchieste sul proliferare di B&B irregolari in cantine, garage e fondi soprattutto al Campo di Marte e a Novoli, dove se ne contano addirittura mille, per un totale di quasi il 6% di tutto il patrimonio immobiliare fiorentino destinato a questo tipo di attività e case a 250€ anche fuori dal centro. La Repubblica Bari parla del modello toscano come addirittura fonte d’ispirazione per la Puglia. Intanto però, titola la sezione L’Anno che Verrà della sezione nostrana della testata, gli sfratti crescono e gli affitti sono sempre più cari: l’Unione Inquilini riporta una previsione per il 2026 di un +20% in coabitazioni forzate e morosità, con un netto calo dei contratti a canone concordato, agevolati e ordinari dal 2022 al 2024. Il Corriere Fiorentino, da parte sua, dà voce ai 67 Comuni montani penalizzati dalla nuova riforma del governo che va a toccare i criteri di classificazione come tali e che farebbe loro perdere importanti misure di sostegno. È chiaro il messaggio di salvaguardia che vogliono far giungere alla Conferenza Stato-Regioni di oggi. I nostri agricoltori sono frattanto arrivati a Bruxelles per protestare contro i tagli dell’UE alla Politica Agricola Comune, che farebbero svanire «300 milioni di euro di risorse fondamentali in sette anni a 35mila imprese della Toscana», afferma Il Tirreno. In rivolta anche il Mugello contro la malasanità, coi residenti costretti a recarsi a Careggi perché il macchinario delle risonanze magnetiche è guasto da luglio e le liste d’attesa, urologia e diabetologia vivono crisi analoghe, secondo quanto descritto dal Corriere Fiorentino. Quest’ultimo, avendo concorso alla congiura del silenzio sulla presentazione del Comitato per il Sì al referendum sulla giustizia in Palazzo Vecchio, dà però spazio alla campagna per il No, addirittura «spiegato porta a porta» ma citando solo «costi economici elevatissimi» e gli «attacchi all’indipendenza della magistratura», quest’ultima tesi peraltro smentita dagli avversari in sede di conferenza stampa. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli
