Da Livorno a Firenze la Toscana scende in piazza per la Palestina: solidarietà addirittura dalla Beyfin e da Tomasi. Per i fiorentini costi sempre più cari e città allagata in pochi minuti. La Firenze sui giornali di martedì 23 settembre

GERMOGLI PH: 2 GIUGNO 2025 FIRENZE PIAZZA DELLA REPUBBLICA E PIAZZA SIGNORIA FESTA DELLA REPUBBLICA CERIMONIA DELL'ALZABANDIERA E CONSEGNA DELLE ONORIFICENZE DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA NELLA FOTO PROTESTA PALESTINA LIBERA GUERRA GAZA ISRAELE

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Quella di ieri è stata una giornata di lotta a livello regionale in solidarietà con la Palestina: migliaia gli studenti scesi in piazza in zona Oltrarno (2.000 secondo gli organizzatori, 400 secondo la questura, riporta La Nazione Firenze), guidati dal liceo Machiavelli come specifica Il Tirreno Firenze; 10.000 solo nella Piana e altre migliaia a Calenzano, col plauso della sindachessa, il blocco dell’A1, della Fi-Pi-Li e dei binari ferroviari all’altezza di Lucca e la solidarietà anche dal mondo del lavoro e della politica: la Beyfin ha chiuso tutte le stazioni di servizio, una sassaiola contro la sede della Leonardo e contro la polizia intervenuta a difesa dello stabile e l’occupazione dei varchi e dei moli del porto di Livorno e scioperi e cortei anche da Calenzano a Pisa. In undici comuni del fiorentino (Vicchio, Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, Vaglia, Reggello) si osserverà un minuto di silenzio per commemorare le vittime del genocidio. Appelli bipartisan al riconoscimento italiano della Palestina, su quanto già fatto da Canada, Australia, Gran Bretagna, Portogallo, Francia, Belgio e Principato di Monaco, da parte sia di Giani che di Tomasi, con tuttavia una stoccata di quegli a questi relativamente alle maggiori pressioni che dovrebbe esercitare «sul suo partito», e che in effetti lo pongono in contraddizione con altri suoi esponenti come Donzelli e la stessa Giorgia Meloni. Tutto ciò è stato dettagliatamente riportato da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze, compresa l’effimera polemica dell’Associazione Italia-Israele sul volo di un deltaplano su cui ha persino visto i colori della bandiera palestinese (in realtà della pace), ma che col corteo c’entrava relativamente in quanto trattasi di un fotografo abituale di bandiere della pace dall’alto. Il contemporaneo presidio sotto il consolato statunitense è stato replicato, a Livorno, in un picchetto dell’USB volto a impedire l’attracco della nave americana SLNC-Severn, accusata, ma con smentita del prefetto, di trasportare armi per Israele: di questo ha parlato La Repubblica Firenze. Continua però anche la lotta cittadina del comitato Osservatorio Q5, tornato in Piazza della Signoria per contestare il «progetto calato dall’alto» della cabina primaria di ENEL prevista tra Careggi e le Ville Medicee e le cui rivendicazioni hanno trovato sponde trasversali in analoghe domande rivolte in Consiglio comunale da Sinistra Progetto Comune, Firenze Democratica e Fratelli d’Italia, come annota in un trafiletto La Nazione Firenze. L’ira dei cittadini è palpabile anche in via Boccaccio, dove da mesi la strada è chiusa con le sole eccezioni dei mezzi di soccorso e di quelli dei residenti, impedendo la discesa da San Domenico a Firenze, quando, secondo i segnalatori del disguido menzionati sul Corriere Fiorentino, «basterebbe un semaforo». Altri, segnatamente i fiorentini di viale Ariosto, invece hanno appena ottenuto una vittoria: presto, informano La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze, verrà soppressa la fermata di carico e scarico per i bus turistici, dove già vi erano stati dirottati dal Lungarno Pecori-Giraldi. Un ulteriore segnale che buttare la polvere sotto al tappeto non è mai una soluzione se non si affronta il reale problema dell’overtourism. Infuriate, invece, le vittime della truffa da un milione messa a punto da tale Ronald Eufracia, capo di una fantomatica Taurus SRL che prometteva profitti stratosferici con titoli azionari e obbligazioni inseriti nel classico schema Ponzi: l’udienza è stata rinviata per l’ennesima volta col pretesto della «nomina degli avvocati», come si apprende dalle sezioni fiorentine di Repubblica e Nazione. Acciuffato però, è il resoconto di quest’ultima, un malvivente che aveva aggredito una donna per rubarle la bicicletta e fuggire dalla polizia, beccato con 35 g di marijuana e 0,5 g di cocaina. Da identificare l’autore della seconda spaccata in un anno ai danni del popolare negozio della Tartaruga in viale dei Mille, la cui titolare, parlando ai microfoni sempre de La Nazione Firenze, ha denunciato la «situazione insostenibile» per i commercianti della zona. Non solo in termini di sicurezza, però: i 40 millimetri in un’ora della pioggia di ieri sono bastati per allagare tutta Novoli e bloccare la tanto esaltata tranvia, anche se danni ingenti se ne sono avuti anche a Massa, nella Maremma e persino in Versilia, ma per una tromba d’aria (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze). E mentre i cittadini, che devono pagare sempre di più per servizi inesistenti, come il consorzio di bonifica, si vedono aumentare sensibilmente addirittura i prezzi di cibi e bevande al bar (addirittura 4.50€ per una spremuta e 3.50€ per un tramezzino, emerge da un’inchiesta della Nazione Firenze), Fratelli d’Italia e il PD si danno «battaglia durissima» sul CPR (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino) ma anche sui social, come apprendiamo da un’inchiesta della Nazione fiorentina sui numeri di Giani, Tomasi e Antonella Bundu sui rispettivi profili Instagram, Facebook e TikTok, quest’ultimo una novità per il governatore uscente. C’è solo da auspicare che non rimangano virtuali anche le promesse. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli