Firenze sotto assedio: aprile di violenza tra gang, rapine e sparatorie

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La Fondazione Antonino Caponnetto ha diffuso il report sulla situazione della criminalità a Firenze per il mese di aprile 2025. Secondo l’analisi, la città ha registrato 115 episodi criminali, con un aumento del 5% rispetto al mese precedente.

Di fronte a questa nuova escalation, appare ormai chiaro che non ci troviamo più di fronte a episodi sporadici, ma ad un progressivo e sistematico deterioramento della qualità della vita e della sicurezza urbana a Firenze. Il Quartiere 1 (Centro Storico) è il più colpito, con 75 episodi documentati, tra cui 54 spaccate, 7 rapine o aggressioni, 1 sparatoria e 1 sequestro. Le zone più vulnerabili includono San Lorenzo, Mercato Centrale, Galliano e Santa Croce, dove la criminalità sembra radicarsi sempre più. Nel Quartiere 2 (Campo di Marte), si segnalano 18 episodi, tra cui 1 accoltellamento, aggressioni e un inquietante fenomeno di avvelenamento di cani nei giardini pubblici, con esche contenenti chiodi trovate in diverse aree. Il Quartiere 4 (Isolotto-Legnaia) registra 10 episodi, tra cui una sparatoria all’Isolotto con due feriti, che evidenzia la presenza di conflitti tra gruppi criminali organizzati, forse legati a clan serbo-italiani e pusher nordafricani. Nel Quartiere 5 (Rifredi, Novoli, Peretola), si contano 10 episodi, tra cui tentate rapine a mano armata e furti quotidiani nei supermercati, in particolare in Via di Novoli e Via Canova, aree ad alta densità di studenti e giovani. La zona meno colpita è infine il Quartiere 3 Galluzzo – Gavinana con 1 spaccata e 1 rapina.

In totale, nel mese di aprile, si registrano: 77 spaccate, 20 rapine o aggressioni, 2 risse, 2 sparatorie, 1 sequestro, 1 accoltellamento, e altri 16 episodi tra incendi, borseggi e minacce. 

Il report della Fondazione Caponnetto sottolinea anche il salto di qualità degli episodi criminali, con episodi di violenza che appaiono sempre più violenti e organizzati. Particolarmente critiche poi, secondo il report, le aree del Q1 attorno al mercato di San Lorenzo, lasciate in uno stato di abbandono che favorisce rapine e aggressioni, soprattutto la sera e la notte. Situazione critica anche pressi di numerosi supermercati, diventati punto di ritrovo per gang giovanili responsabili di furti quotidiani, in particolare in Via di Novoli, Via Canova e Via Galliano. Da monitorare anche la presenza in costante crescita di mercati abusivi di merce contraffatta, come a Sant’Ambrogio.  Preoccupano infine anche i ripetuti episodi di avvelenamento di cani, segnalati soprattutto nel Quartiere 2, dove sono state rinvenute esche con chiodi nei giardini pubblici.

La Fondazione chiede a prefetto e sindaca di controllare il territorio con una maggiore presenza in strada di polizia di stato, carabinieri e vigili urbani, ma sottolinea anche come sia ormai urgente intervenire a livello normativo nazionale per interrompere quella che viene definita una situazione di impunità diffusa per alcuni comportamenti criminali. Si chiede una revisione delle leggi in materia di armi da taglio e da fuoco, spesso troppo permissive o inefficaci nel prevenire situazioni di pericolo. Tra le proposte messe sul tavolo, c’è la creazione di strutture intermedie in grado di accogliere e rieducare i minori coinvolti in episodi di devianza, offrendo loro un’alternativa concreta alla marginalità e al crimine. Infine, viene sollecitato il rinnovo del protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno, scaduto nel 2023, considerato uno strumento fondamentale per coordinare efficacemente le azioni tra Stato e amministrazioni locali.

Nonostante le numerose denunce pubbliche della Fondazione, è evidente a tanti fiorentini come i richiami alla necessità di una strategia strutturale per il controllo del territorio siano finora rimasti inascoltati. E’ ora urgente e cruciale che l’amministrazione fiorentina prenda in mano la situazione, avviando un confronto serio con chi, come la Fondazione Caponnetto, monitora da anni la criminalità sul territorio e propone soluzioni concrete. Firenze ha urgente bisogno di un cambio di passo: la gestione della sicurezza richiede un intervento immediato, non più procrastinabile.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli