Cinque anni, due imprese e oltre un milione spesi: cronaca di un progetto ancora incompiuto
Di Roberto Vedovi
Avrebbe dovuto trasformarsi in un simbolo di rigenerazione urbana, con un giardino riqualificato e un padiglione che doveva diventare punto ritrovo e info-point per cittadini e turisti, specialmente considerando lo spostamento del nuovo hub degli autobus turistici in Piazza Vittorio Veneto, scattato proprio 3 giorni fa. Ma a cinque anni dall’aggiudicazione dell’appalto, il progetto della riqualificazione dei giardini all’ex Meccanò. rimane un cantiere incompiuto, segnato da ritardi cronici, rimpasti, problemi legali e un sistema di gestione degli appalti che solleva ancora una volta forti interrogativi sulla trasparenza.
La vicenda è emersa con forza durante un question time del 30 giugno 2025 in Consiglio Comunale, ed evidenzia le responsabilità dell’amministrazione e delle ditte coinvolte. L’appalto per la riqualificazione dell’area ex Meccanò fu assegnato nel 2020 a un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) composto da La Fenice Srl ed Ecoclima Sas, con una scadenza iniziale prevista per il novembre dello stesso anno. Il progetto, che includeva la ristrutturazione del giardino e del padiglione (la cosiddetta “pagoda”), fu rallentato dalla pandemia, con la scadenza posticipata prima a ottobre 2022 e poi a settembre 2023. A maggio 2022, Ecoclima si ritirò dal RTI, lasciando La Fenice come unica appaltatrice, ai “medesimi patti, prezzi e condizioni” del contratto originale. I lavori, tuttavia, non sono mai decollati, ed il cantiere è rimasto fermo per mesi, con il padiglione recintato fino al tetto per impedire intrusioni, e l’area ridotta a un simbolo di degrado, frequentata dai tanti malviventi e spacciatori stranieri che affollano la vicina fermata della tramvia.
A complicare il quadro, La Fenice Srl è stata travolta da problemi legali. Nel 2025, la società è finita al centro di un’inchiesta a Roma per presunti appalti truccati, con accuse di corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture. Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, hanno portato all’arresto di Mirko Pellegrini, definito “Mister Asfalto” e a cui è riconducibile La Fenice Srl, accusato di gestire una rete di società intestate a prestanome per manipolare gare d’appalto. Sebbene non vi siano prove di irregolarità specifiche nel caso fiorentino, l’aver affidato un progetto così rilevante a una ditta con un passato controverso solleva dubbi sulla trasparenza del sistema di assegnazione degli appalti nel comune fiorentino. La Fenice, nonostante le perquisizioni della Guardia di Finanza a novembre 2024, ha continuato a ottenere incarichi, come un appalto da 500 mila euro per la riqualificazione della pineta di Castel Fusano, aggiudicato a marzo 2025 con un ribasso del 45% che ha destato perplessità.
Dopo la risoluzione del contratto con La Fenice a febbraio 2025, il cantiere è passato alla ICE di Troncone Marcello, un’impresa edile fiorentina incaricata il 25 novembre 2024 di completare i lavori in 70 giorni, con una scadenza fissata per il 2 febbraio 2025. Appeso mestamente alle recinzioni del cantiere, un cartello sbiadito indica ancora la ICE come appaltatrice, ma la data di fine lavori è ormai superata da cinque mesi. La ICE, che ha appena completato i marciapiedi in Piazza dell’Unità a Firenze, ha imputato i ritardi alla difficoltà di reperire materiali, una giustificazione già usata dall’amministrazione per il precedente appaltatore e che il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Lorenzo Masi, ha definito “atavica” durante il question time del 30 giugno 2025. Ciò che è evidente è che l’ingresso di ICE come nuova ditta appaltatrice non ha portato il cambio di passo sperato.
Le critiche si sono intensificate nel question time del 30 giugno, quando Masi ha denunciato l’inerzia dell’amministrazione. Il Comune ha già liquidato 500 mila euro a La Fenice, con un totale di oltre un milione di euro impegnati, senza che il giardino sia stato completato. La vicesindaca, interrogata sulle penali applicate per i ritardi, non ha fornito risposte chiare, alimentando sospetti su una gestione poco trasparente. Le promesse di una nuova assegnazione entro l’autunno, con una possibile consegna a settembre 2025, appaiono fragili e poco credibili, soprattutto dopo il fallimento della ICE nel rispettare i tempi previsti.
L’amministrazione comunale porta il peso di una gestione inefficace. La mancata applicazione di penali, o quantomeno la mancata trasparenza su questo aspetto, insieme alla scelta di ditte con profili problematici o con tutta evidenza poco efficienti, sottolinea la superficialità nella supervisione del progetto.
Le responsabilità dell’amministrazione risiedono nell’aver permesso che i ritardi si accumulassero senza interventi decisi, nell’aver affidato somme ingenti senza garanzie di completamento e nell’aver gestito il passaggio da La Fenice alla ICE senza un’effettiva accelerazione dei lavori. L’inerzia e la mancanza di chiarezza pesano come un macigno.
Il caso ex Meccanò è emblematico di un sistema di gestione degli appalti pubblici che fatica a garantire efficienza e trasparenza. Per i fiorentini, l’area rimane l’ennesimo cantiere incompiuto, intrappolato tra promesse non mantenute, cartelli sbiaditi e le inevitabili transenne che deturpano il Parco delle Cascine, proprio ora che la sua centralità è accresciuta dal nuovo hub degli autobus turistici in Piazza Vittorio Veneto.
Fonti:
https://www.comune.firenze.it/novita/comunicati/lorenzo-masi-capogruppo-m5s-parco-delle-cascine-e-giardino-area-ex-meccano-dopo
https://www.firenzetoday.it/cronaca/ex-meccano-ripresa-lavori.html
https://www.iltempo.it/roma-capitale/2025/04/05/news/roma-inchiesta-appalti-la-fenice-pellegrini-pineta-castel-fusano-42136403/
https://www.firenzetoday.it/cronaca/meccano-firenze-cascine-lavori-foto.html
https://www.romatoday.it/cronaca/arresti-appalti-strade-roma.html
https://www.ilmessaggero.it/roma/metropoli/roma_corruzione_appalti_gare_vinte_prestanome_finta_concorrenza_ditte_cosa_e_successo-8476517.html
https://www.facebook.com/p/ICE-Troncone-Marcello-100063931939950/