“Franchi” tiratori in Fratelli d’Italia: Draghi ritira la mozione. La piscina è in regola, il cupolone no. E Vannacci “soffia” Del Ghingaro al PD. La Firenze sui giornali di martedì 23 dicembre

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Ogni giorno che passa vien sempre più da pensare che, forse, le ragioni del dilagare del gioco delle tre carte stanno «a monte», per riprendere la celebre espressione di Folagra nel primo Fantozzi. E così abbiamo che, secondo l’assessore Biti, la piscina sul tetto del Four Seasons sarebbe «in regola», con addirittura «4 autorizzazioni paesaggistiche» (e qui, restando in tema fantozziano, ci asteniamo per decenza dal riproporre la romanesca espressione della signorina Silvani), ma la sua espressione dei «giustizieri dell’urbanistica», con la quale ha etichettato cittadini, comitati e opposizioni, le si è ritorta contro; del resto, se termini originariamente denigratori come «Macchiaioli» o «impressionisti» hanno fatto le fortune di correnti artistiche che hanno contrassegnato un secolo, non potevano certo non cogliere la palla al balzo il consigliere Palagi (Sinistra Progetto Comune) e il leader del Comitato Salviamo Firenze, Massimo Torelli. Il primo ha rilanciato subito sottolineando che il problema riguarda effettivamente la giustizia sociale, se è vero, come è vero, che chi ha i soldi può fare quello che vuole; il secondo si è appropriato dell’etichetta e ha chiesto come sia stato possibile autorizzare un tale scempio. Tesi e analisi incontestabili, riprese da La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino. Musica completamente diversa è quella che si ode dal Parterre: la stessa Biti e il suo collega Danti hanno invece qui menzionato «impedimenti legali» per la riqualificazione con cupola di vetro, ispirata al parco oceanografico di Valencia e affidata all’impresa di Giovanni Fittante, riporta quest’ultima testata insieme a La Nazione Firenze. Su La Repubblica Firenze si parla persino di sgomberare la Polveriera, forse sull’esempio dell’Askatasuna torinese ma ad opera della giunta Giani, con Palagi che denuncia un «pericoloso allineamento al governo Meloni». All’ex Caserma Redi, invece, non si farà un altro resort (vivaddio!), ma vi è stato autorizzato l’insediamento della Corte dei Conti, informa il Corriere Fiorentino. Si limiteranno invece fortemente le attività del Mercato di San Lorenzo a partire dall’anno prossimo, chiudendolo in 34 date, tra cui 32 lunedì, un venerdì e un sabato, dettaglia La Nazione Firenze; e altrettanto si farà, da gennaio, coi magazzini affittati a scopi turistici, esplica in un trafiletto La Repubblica Firenze. Nello stesso periodo arriverà altresì una decisione sui lavori della tranvia in piazza Beccaria, al momento completamente bloccati per la questione delle mura trecentesche, anticipa il Corriere Fiorentino. Protestano Confcommercio e Confesercenti per le nuove normative sui dehors, si apprende da quest’ultimo e da La Nazione Firenze: particolarmente gravi e quasi tragicomiche le affermazioni del presidente della seconda, che ritiene «singolari» i periodici incontri del Comune con residenti e comitati, mostrando un certo terrore all’idea che «per ogni regolamento si deve passare da loro per scriverlo», poiché, argomenta, o meglio cerca di argomentare: «si delegittima il lavoro che fa la politica» (?). Sebbene, data la democraticità della giunta Funaro, questo rischio non si corra, singolare è invece che passino sottotraccia simili osservazioni di aperto disdegno delle masse popolari in nome del profitto di pochi e delle fondamenta stesse di un sistema che a parole si dice democratico (“demos” e “kratos”, popolo e potere), cioè teoricamente fondato non sul mero “sentire i cittadini” ma proprio sul chiedere loro l’autorizzazione decisiva circa lavori e progetti che riguardano direttamente la loro vita. Il sale della politica è esattamente questo. A proposito di chiedere, ancora inevasa è la domanda del cons. Palagi, riportata sul Tirreno Firenze, su quando riaprirà via Giovanni da Empoli, a due mesi dalla fine dei lavori sull’Esselunga di triste memoria e col Comune che ancora non ha preso in consegna l’area per la mancata formalizzazione di alcuni documenti. Due anche i giorni di caos in cui a restar chiuse sono state le Cure, per la rottura del tombino che ha generato una buca di appena un metro e mezzo (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze, Il Tirreno Firenze). L’assessore Giorgio fa spallucce: «Ci dispiace». Non mancano però scintille nemmeno nell’opposizione: è bastata una generica rassicurazione da parte del presidente della Commissione Sport, Marco Burgassi (PD), perché il consigliere Draghi (FdI), partito inizialmente lancia in resta, accettasse docilmente di farsi da parte e ritirare la sua richiesta di una commissione d’indagine sui lavori dello stadio. La comunicazione, rammenta La Nazione Firenze, è arrivata peraltro a metà dibattito senza alcuna consultazione col resto delle minoranze: decisamente contrariati i consiglieri Masi (M5S), Grazzini, Casini (Italia Viva) e Sabatini (Lista Schmidt, il cui titolare è peraltro “entrato a far parte” del presepe napoletano accanto a un modellino del Vesuvius di Andy Warhol, riporta La Repubblica Napoli). Di segno totalmente opposto, tuttavia, l’umore del PD per l’appoggio del Generale Vannacci all’attuale sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, la cui civica concorrerà insieme alla Lega di cui il Generale sarà candidato alle comunali di primavera, apprendiamo dal Corriere Fiorentino. A Firenze, per ora, si decidono solo nomine e poltrone: alla Pergola Walter Zambaldi succede a Stefano Massini, “ovviamente” col suo placet, si premurano di specificare La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze. Fuori dalla Versailles del Q1, intanto, flettono, seppur di poco, le prenotazioni al ristorante per Natale, che giungono quasi soltanto da turisti, italiani o stranieri che siano: questo è il dato, pur incompleto, nell’articolo in tema della prima delle testate or ora citate. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli