Nel prosieguo delle indagini sul caso Bugetti, emergono sempre più risvolti a testimonianza della ricattabilità della sindachessa, un guaio, anche bello grosso, che alla vigilia della campagna elettorale proprio non ci voleva per il PD: la città non certo secondaria di Prato vede dunque a rischio la sua giunta, col M5S pronto a sfilarsi in caso di «incompatibilità» e lei stessa alle dimissioni in caso di conferma della condanna da parte del giudice. La Repubblica Firenze, il Corriere Fiorentino e Il Tirreno sono stati “sul pezzo” e solerti nel riportare questi aggiornamenti, in cui è sempre più in primo piano il ruolo della massoneria. E se un’amministrazione rischia di cadere, ad averlo fatto davvero è invece un altro ramo alle Cascine, il quale fortunatamente non ha colpito nessuno. Come al solito, l’opposizione ha recitato la parte della vox clamantis in deserto, e il Comune ne ha approfittato per incolpare il cosiddetto «Summer Branch Drop». In pratica, spiega La Nazione Firenze (che ha riportato la notizia insieme a Il Tirreno Firenze, La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino), si tratta di un meccanismo che si mette in moto in giorni afosi e senza vento negli alberi che, non reggendo il calore e l’accumulo di umidità, “lasciano cadere” quella parte dei propri rami a cui non arriva più linfa vitale. «È inevitabile e non ci si può fare nulla» dicono gli esperti. Ma è una bugia nella bugia, poiché in tutti i Paesi civili del mondo si fanno controlli annuali, non biennali (l’ultimo controllo dell’albero caduto adesso risale a marzo 2024 e il prossimo era in programma per marzo 2026), e la loro rigorosità, tempestività e precisione consente nel 99% dei casi di scorgere già dei segni premonitori, per quanto minimi, della caduta dei rami. Oltretutto, la «città-parco sotto costante monitoraggio tecnico» sarebbe perfettamente possibile in una città come Firenze (che non è New York), ma anche in località più grandi: studino, gli arboricoltori, l’esperienza di Pyongyang. Purtroppo, però, più lontano dalla provincia fiorentina un incendio di danni ne ha fatti: a Pieve a Nievole, informano La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino, due persone hanno riportato ferite gravi e altre tre, ustioni minori. Vivono un inferno ancor più rovente, per restare in tema caldo, i residenti della zona Rifredi-Careggi, ma anche quelli delle Cure, che vedono il traffico aumentare del 38%: martoriati dai cantieri e dalla criminalità, Fratelli d’Italia prova a dar loro voce e soluzioni chiedendo interventi urgenti in via Maragliano a seguito dell’ennesimo tentativo di furto con scasso in una macchina nel parcheggio di Careggi. Le notizie in merito provengono da Corriere Fiorentino e Tirreno Firenze. E se Legambiente scende in piazza contro i combustibili fossili e per la transizione ecologica, Forza Italia va (giustamente) all’attacco dei consorzi di bonifica, denunciato dal consigliere regionale Marco Stella come “stipendifici” del PD: ne hanno parlato, rispettivamente, le sezioni fiorentina ed empolese de La Nazione. Da ultimo, sul Tirreno Firenze si segnala l’avvio dell’esperimento, patrocinato dalla Conad, del reddito alimentare: un insieme di misure per il riciclo e la distribuzione del cibo onde evitare sprechi e innescare un circolo virtuoso mettendo al centro le associazioni di volontariato. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli