Come ad ogni notizia di attacco nei loro confronti, il Collettivo di Fabbrica della GKN si riattiva e annuncia contrattacchi. Non ha fatto eccezione l’ultimo caso dello sgombero dello stabile occupato a Campi Bisenzio, nel quale, a quanto viene riportato dalle sezioni fiorentine di Repubblica, Corriere e Tirreno, vi sarebbe solo una minoranza di lavoratori. La FIOM comunque ha espresso loro sostegno nella battaglia che il collettivo afferma essere anche contro la speculazione immobiliare, rispetto alla quale la presente operazione è definita «di distrazione». FIOM che alla sua festa ha accolto nientepopodimeno che il papabile candidato del centrodestra, Alessandro Tomasi (FdI), che aggiunge un’altra tappa al suo “tour fuori casa” dopo l’intervento a Legacoop e il patrocinio al gay pride di Prato e a un evento similare a Riotorto, che ha causato frizioni tra i Pro Vita (a cui pure ha concesso una sala comunale per un convegno a Pistoia all’inizio del mese) e il suo partito, Fratelli d’Italia. Il suo comizio alla festa del sindacato, riporta La Repubblica Firenze, sembrava «quasi un pezzo di programma di governo»: casa, lavoro, tutela degli enti locali, trasporti pubblici, tutti temi che gli sono valsi anche applausi e approvazioni pur tra qualche manifestazione di scetticismo. Prima dell’arrivo del governatore in carica, Tomasi non si è fatto mancare neppure un lungo colloquio privato con la sindachessa di Firenze. In un’atmosfera decisamente opposta, nel PD pratese salta invece il confronto pubblico e si cerca di serrare le file, anche in prospettiva di ciò che finirà in fanteria a causa del commissariamento dell’amministrazione comunale pratese (come l’agenzia ASI, specifica La Repubblica Firenze). Bene ha comunque fatto Tomasi a rimarcare la distanza degli avversari incapaci di dialogare oltre la propria cerchia di sostenitori: proprio nel capoluogo toscano, nonché nostra città, in 60 tra commercianti e guide turistiche hanno dovuto fare irruzione in Consiglio comunale per il muro opposto alle loro proposte circa lo spostamento dei torpedoni turistici alle Cascine, dà notizia il Corriere Fiorentino; torpedoni che però, ancora presenti fino al 1° luglio, hanno creato colli di bottiglia al traffico pedonale e continuano a intasare anche quello urbano insieme ai cantieri in zona Lungarno Pecori Giraldi. Stesso copione che si ripete in viale Europa, fa sapere La Nazione Firenze, e anche col «traffico impazzito» sul Ponte all’Indiano, addirittura con «circolazione collassata» tra Scandicci e Peretola e a Gavinana, tra sfilze di semafori e con una corsia in meno. Opposizione cittadina e comunale anche al taglio dei pini in piazza Edison, ritenuti «malati» ma senza alcuna dimostrazione, col consigliere regionale Marco Stella (FI) che adesso chiede «il piano del verde di tutta la città», nelle parole riportate da entrambe le testate ultime citate. A Rovezzano, informa Il Tirreno Firenze, inizia a serpeggiare la paura delle «armi nel quartiere» che si concentreranno nella base NATO, una paura corroborata dall’accusa di «scarsa trasparenza» formulata dalle opposizioni alla giunta che, da parte sua, continua a tentare di rassicurare col leit-motiv delle sole «funzioni di coordinamento». Stasera alle 21 si terrà infatti una manifestazione delle Donne Insieme per la Pace in Piazza dei Ciompi, «per esprimere solidarietà a Gaza e a tutte le popolazioni vittime di violenze» (La Nazione Firenze). Intanto, però, dopo Fiesole si diffondono esempi che invece vogliono trasmettere positività relativamente al lavoro delle Feste dell’Unità: Sesto, Chianti, Mondeggi, Rignano, Dicomano…nonostante la burocrazia, si legge su La Nazione Firenze nelle parole del responsabile organizzazione della segreteria dem, Francesco Martini, in tanti territori questa tradizione regge con successo e molti riavvicinamenti da parte delle nuove generazioni. Non tutto il lavoro può però essere volontario: spesso, tuttavia, lo diventa a forza, come emerge dalle oltre 4.000 indagini con cui la Guardia di Finanza ha scoperto 1.900 lavoratori a nero o irregolari, con annessa denuncia di 1.284 persone e 50 arresti tra queste, per un patrimonio sequestrato di 66 milioni di euro all’evasione fiscale. Ne ha parlato, in un trafiletto, La Repubblica Firenze. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli