La nefrologia è il Nodo di Gordio sul quale non solo si infrange il primato di Careggi nella classifica AGENAS sui migliori ospedali in Italia, ma il suo nome sparisce dai primi 15. L’amara notizia, comunicata da La Repubblica Firenze, apre riflessioni amare sugli attacchi e la dismissione continui del settore sanitario nella nostra città e regione, pur se ci salviamo con la cardiologia, aggiunge il Corriere Fiorentino. Da cardiopalma sono in effetti le ultime vicende dello stadio: adesso La Repubblica Firenze e Il Tirreno Firenze titolano trionfalmente sulla «Fiesole pronta per il 2027» (la prima però ammette che il secondo lotto è rimasto scoperto), ma Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Corriere dello Sport Stadio, più prosaicamente, informano anche che mancano 59 (o 60) milioni, il costo del complesso dei lavori aumenterà e che la Fiesole non sarà comunque agibile per il centenario della squadra. Lo stadio in sé lo sarà solo dalla stagione 2029/2030. Pochi anche i soldi trovati per il reddito di cittadinanza regionale: 500€ per nove mesi al massimo a partire da febbraio e solo per una «platea di 11mila disoccupati», sottotitola il Corriere Fiorentino. Ufficialmente, cioè secondo i dati della Regione influenzati dal trucco propagandistico di contare come “occupato” anche chi ha lavorato saltuariamente od occasionalmente per pochi giorni, sono 80.000 a fine 2024. Sarebbe allora incomprensibile, con la fanfara gianiana sui “successi” e le “virtù” delle politiche occupazionali, come mai dall’Istituto Universitario Europeo venga suonato un allarme, tramite la stessa testata, sulla preoccupante tendenza alla deindustrializzazione della nostra regione, soprattutto in un settore dove i salari sono mediamente più alti. Prosegue pure, nel frattempo, l’emergenza casa, che non guarda in faccia a nessuno e vede persino sfrattata una donna 75enne con disabilità al 99%, che dovrà lasciare l’appartamento entro l’anno prossimo poiché risulta aver superato di 4.000€ la fascia ISEE, ma con liquidazione e TFR dopo un’operazione al cuore a seguito di un’insorgenza tumorale. È quanto riporta l’inchiesta in merito della Nazione Firenze, a cui fa da stridente contrasto il sottobosco di alberghi illegali che si va scoprendo grazie ai fatti della Calza e in cui si sono individuati due appartamenti non ricettivi ma prenotabili su Booking, stando a quanto riporta il Corriere Fiorentino. Compagna immancabile dell’abusivismo ricettivo è la criminalità, forse volutamente incentivata per allontanare i residenti autoctoni dalle zone storicamente loro (cioè nostre): altre tre spaccate ai danni di automobili parcheggiate tra San Jacopino e viale Redi nel fine settimana, è il bilancio tratto dal Tirreno Firenze che ha ripreso, a sua volta, il Comitato Cittadini Attivi. In una di queste tre macchine sono state rubati «apparecchi musicali e uno zaino di importante valore affettivo». Le proteste più amplificate mediaticamente riguardano tuttavia la sola bandiera palestinese dal balcone della sede della Regione, sulla scia delle polemiche sul caso Albanese: ci chiediamo però, e il Corriere Fiorentino non l’ha fatto, come possa essere ritenuto «simbolo politico» la bandiera nazionale di un Paese riconosciuto, seppur limitatamente, a livello internazionale. Stessa indignazione “antipolitica” non è arrivata per l’iniziativa di Sesto Fiorentino, dove è stata inaugurata la sede del Centro della Comunità Democratica Bielorussa alla presenza della presidentessa autoproclamata Svetlana Tikhanovskaya, della vicepresidente dell’Europarlamento e dell’assessore Cristina Manetti, le cui parole sul «luogo dove le voci dei dissidenti vengano ascoltate» (Il Tirreno Firenze) fa ridere di un sorriso amaro, dal momento che è proprio qui, in Toscana e a Firenze, che le voci di chi dissente dalle giunte Funaro e Giani non hanno mai trovato ascolto né riscontro alcuno. (JCM)
