Al netto della grande enfasi, negli articoli di Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Nazione Firenze per i lavori della Fi-Pi-Li (la questione principale restano durata e disagi che arrecheranno) e l’approvazione del bilancio comunale, divenuto occasione per puntare nuovamente il dito contro il governo (e viene da chiedersi, coi 225 milioni derivati unicamente dal settore del turismo, da dove siano stati presi i restanti 775), i dem continuano lo stesso a navigare in acque torbide e agitate: da Livorno a Siena fino alla nostra Piazza dei Ciompi, senza dimenticare Colle Val d’Elsa dove, informa in un trafiletto La Repubblica Firenze a proposito della riunione di stamani in via Forlanini, dalla segreteria sono usciti in 4. Il segretario di Castellina in Chianti ha criticato apertamente il PD senese, qui a Firenze il dibattito sul piano dehors della giunta ha fatto emergere lo scontento di cittadini e militanti storici che hanno accusato fuor di metafora i dirigenti di non aver ascoltato «per anni» le loro istanze, è trascritto sul Corriere Fiorentino, notandosi anche l’inesistenza di qualsivoglia cambiamento per la vivibilità delle zone interessate. Più compatta, invece, l’assemblea di Sesto Fiorentino contro l’allargamento dell’aeroporto di Peretola: in 150, contati dal Tirreno Firenze, si sono riuniti alla Casa del Popolo di Querceto alla presenza dell’ex sindaco, attualmente consigliere regionale, Lorenzo Falchi. E se nel nostro Consiglio comunale si inizia a tirare un sospiro di sollievo per il probabile arrivo del cronoprogramma sui lavori dello stadio, con la convocazione del sopralluogo dei consiglieri al cantiere (che Massimo Sabatini della Lista Schmidt, citato da La Nazione Firenze, chiede da luglio), infuria ancora la bufera sul caso Albanese, ma spostandosi internamente al PD. Il capogruppo Luca Milani, contrario alla cittadinanza onoraria secondo la versione poco chiara di quest’ultima testata, è contraddetto dalla consigliera Arciprete che invece è favorevole: il testo della risoluzione presentato da Palagi (SPC) è stato mediato con un semplice riconoscimento ufficiale senza però la concessione che viene a costituire il pomo della discordia a Palazzo Vecchio da ormai qualche giorno. Scettica la Lista Funaro, contrari Italia Viva e tutto il centrodestra ma a favore si registrano anche AVS-Ecolò e Movimento 5 Stelle, a quanto si apprende dal Corriere Fiorentino e da Repubblica Firenze. Fratelli d’Italia, nel frattempo, è impegnata soprattutto a chiedere verità e chiarezza sui fatti relativi al negozio di cannabis cosiddetta “leggera” dove un 23enne turco ha acquistato una dose che lo ha portato a gettarsi dalla finestra di un B&B a Milano, morendo sul colpo. Stando a quanto riportato da Tirreno Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, la procura sta indagando sul negozio per spaccio di stupefacenti, dal momento che il campione di marijuana analizzato conteneva una sostanza tossica e vietata e alla quale, secondo una ex docente di Tossicologia dell’UniFi intervistata da quest’ultima testata, il giovane avrebbe addirittura potuto essere intollerante. Restando sul versante giustizia, è stato assolto per legittima difesa l’artigiano aretino che uccise il vicino albanese mentre questi stava tentando di demolirgli la casa con una ruspa (La Repubblica Firenze) e sono stati condannati a 8 e 3 anni e 50.000€ e 15.000€ rispettivamente i due cugini autori della sparatoria tra l’Isolotto e le Piagge alla fine dell’anno scorso (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze). Rischia però anche lo storico ristorante Beppa Fioraia in via dell’Erta Canina, non per la criminalità (almeno per il momento) ma per il cantiere, che ha interrotto la strada in cui si trova e la gente, non riuscendo a raggiungerlo, annulla prenotazioni in continuazione. La vicenda, narrata da La Nazione Firenze, vede a corollario una magra promessa d’incontro da parte del Comune, peraltro analoga ad altre ripetutamente disattese. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

