In una Firenze sempre più degradata, chiude anche Ciapetti. Per la Toscana sempre più povera e anziana può ancora forse “essere ora”. La Firenze sui giornali di venerdì 19 settembre

© Fotocronache Germogli, specificare data

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Un’altra vittima illustre della dismissione in atto si è registrata nella centralissima via Cavour: dopo quarant’anni di attività, chiude la storica pasticceria Ciapetti, che passerà di mano analogamente al coevo negozio di giocattoli Dreoni, col quale all’epoca fu creato addirittura un “centro commerciale naturale”, secondo le memorie del proprietario della pasticceria riprese da Repubblica Firenze. Una città, dunque, che continua a perdere pezzi della propria storia e della propria immagine, per restare preda sempre più esclusivamente di degrado e criminalità: un’inchiesta de La Nazione Firenze sul fenomeno della diffusione della droga fa emergere l’inquietante quadro di un 83% di maschi tossicodipendenti che abbraccia ogni fascia di età, dai 14 ai 79 anni tra chi si rivolge al SERT, con sempre nuove località dove reperire soprattutto crack e cocaina: Santa Maria Novella, le Cascine, via Canova, viale Redi sono particolarmente attenzionate dalle forze dell’ordine e dai militari, che recentemente hanno scoperto 41 chili di hashish, 1.7 kg di marijuana e 150 grammi di coca in zona Isolotto, con annesso arresto di un 66enne svizzero “pizzicato” a uscire da un appartamento in via Zara con 40€ di eroina suddivisa in due dosi. E se le cifre non solo degli stupefacenti, ma anche dell’età dei consumatori, stupisce, a fornirne un’origine sono gli ultimi dati dell’INPS riportati sul Corriere Fiorentino: quasi un residente su quattro, per un totale di 1 milione di persone, appartiene alla categoria di pensionati, mentre le nascite continuano a calare (il tasso di fecondità si attesta a 1.1, ben lontano dalla soglia sufficiente del 2) come gli abitanti della regione (8.324 in meno nel 2024 rispetto al 2023), mentre aumenta il tasso di occupazione, sì, ma quella precaria: calano contratti a tempo indeterminato e determinato, aumentano le ore di cassa integrazione (da 7 a 10 milioni circa) e la retribuzione media giornaliera, 76€, è ben al di sotto della media nazionale. Un esempio di quest’ultimo aspetto in particolare lo si è visto presso Alia, dove su 277 lavoratori in scadenza contratto, 222 verranno mandati a casa. Legacoop Toscana, citata dal Tirreno Firenze, informa inoltre che, a causa dei dazi statunitensi, il prezzo dell’olio aumenterà addirittura del 30%, laddove nel 2024 sono stati investiti 9 milioni di euro in sconti per il carovita. Restando però in tema lavoro, due aggiornamenti, forniti rispettivamente da Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, vedono un nuovo indagato per la strage provocata dall’esplosione del deposito ENI a Calenzano (Andrea Strafelini, coordinatore operativo) e l’annullamento del sequestro della RDB, la società incaricata dei lavori dell’Esselunga di via Mariti, con relativo ritorno al riesame. Il ricorso al TAR contro il declassamento del Teatro della Pergola è stato alfine presentato dalla sindachessa Funaro, con una spropositata copertura mediatica da parte di Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze, La Nazione Pisa-Pontedera (!) e Il Tirreno Firenze. Minore, ma comunque importante, quella destinata alle grandi manifestazioni in programma oggi a Firenze, Livorno e Siena in solidarietà con la Palestina, dopo i 500 scesi in piazza a Novoli che hanno conquistato applausi a scena aperta e approvazione praticamente unanime anche dai residenti del quartiere affacciati alle finestre e appostati sulle porte delle proprie case, mentre a Pisa l’irruzione filopalestinese all’università continua a far parlare e discutere, con uno scontro tra il rettore e la ministro Bernini che lo attacca per non aver voluto denunciare subito anch’egli le percosse al professor Casella. Di tutto ciò hanno parlato Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino, mentre La Nazione Firenze è tornata sul caso dell’autore dell’attacco con molotov al consolato degli Stati Uniti l’anno scorso, dove qualmente si riferisce della conferma della non sussistenza della fattispecie di terrorismo e che Taleb, il 23enne che lanciò le bottiglie incendiarie, agì sull’impulso dell’indignazione non solo per le immagini televisive, ma anche, è emerso, per lo spettacolo teatrale tenuto a quel tempo da Di Battista su quanto stava avvenendo a Gaza. Più pacificamente, almeno per ora e si spera con risultati migliori, protestano i residenti di Ponte a Greve contro la costruzione della nuova strada tra via Pisana e via Fei, nuovo tassello nell’orrido mosaico dell’ecocidio che la giunta Funaro sta compiendo a Firenze e dintorni. Ne ha dato notizia La Repubblica Firenze. Più stringatamente, infine, il Corriere Fiorentino ha dato conferma della riammissione della lista civica È ora! – Tomasi Presidente nel collegio di Pistoia. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli