Collaborazione tra Comune e Fondazione CR Firenze: il progetto per via Palazzuolo diventa caso di confronto su metodo e trasparenza
Nel dibattito sul progetto di riqualificazione di via Palazzuolo, si riaccende lo scontro politico dopo la presa di posizione di oggi dell’Ordine degli Architetti di Firenze, con Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune che denunciano come «grave non aver risposto all’Ordine Architetti» e ribadiscono le proprie perplessità sui rapporti tra Palazzo Vecchio e la Fondazione Cassa di Risparmio: «Il rapporto tra Giunta e Fondazione Cassa di Risparmio ci preoccupa».
I consiglieri ricordano come la maggioranza abbia bocciato la loro proposta di impedire al Comune di accettare ulteriori progetti urbani “in regalo”, citando anche il precedente del mercato di Sant’Ambrogio, e sostengono la critica rivolta dall’Ordine al metodo con cui il Comune «si rapporta con la Fondazione», segnalando che mentre da mesi si annunciano interventi garantiti da un soggetto privato non responsabile verso il Comune, di fatto «è il Comune che ha messo a disposizione una sua proprietà» e non il contrario.
Palagi e Bundu annunciano che rilanceranno le richieste dell’Ordine nelle sedi istituzionali, ribadendo che la progettazione pubblica deve tornare centrale: «La progettazione e la capacità di una programmazione chiara devono essere le caratteristiche che definiscono il modo di governare il territorio». Al centro della critica anche il tema dell’autonomia politica, per il quale i consiglieri osservano che «il Comune ha un bilancio fin troppo dipendente dalla Fondazione. Questo rende il potere politico realmente autonomo e capace di rispondere alla cittadinanza, potendo fare a meno di una realtà generosa ma comunque privata?».
L’Ordine, che invoca un confronto trasparente «non contro nessuna e nessuno», non ha ricevuto risposta dall’Assessora Biti, elemento che per Palagi rappresenta un ulteriore segnale di scarsa disponibilità al dialogo: «Il fatto che l’Assessora Biti non abbia neppure risposto ci preoccupa: per noi è anche un tema di autonomia politica».
Foto: Copyright Fondazione CR Firenze e il Comune di Firenze
