Le case non si trovano più, i docenti nemmeno. Tomasi ancora non ufficiale: che qualcuno stia facendo “la fronda”? La Firenze sui giornali di mercoledì 20 agosto

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A meno di venti giorni dal termine ufficiale per la presentazione delle liste sono tanti i nodi e gli interrogativi in entrambi gli schieramenti. Uno, però, quantomeno un candidato ufficiale ce l’ha, seppur debba sbrogliare la matassa dei punti del programma in cui discorda dal M5S e dei riformisti transfughi: ne hanno parlato La Repubblica Firenze e il Corriere Fiorentino. Nel centrodestra, dove l’ufficializzazione della corsa di Alessandro Tomasi doveva essere praticamente cosa fatta già prima di Ferragosto, è ancora tutto in alto mare, con lo scontro interno tra «vannacciani» e «ceccardiani»: la paura è paradossalmente (ma neanche troppo…) che Tomasi possa prendere troppi voti e quindi alterare le “gerarchie di potere” in Fratelli d’Italia e “mangiarsi” Lega e Forza Italia; da qui la minaccia estrema degli uomini vicino a Susanna Ceccardi di ritirarsi addirittura dalla corsa, mentre è saltato l’accordo con Noi Moderati, come ricostruito dalle stesse due testate. Dal Corriere Fiorentino apprendiamo inoltre che il PD vuole inserire Laura Sparavigna, Jacopo Melio e Luca Milani nel listino bloccato, mentre dalla Lista Funaro andrà uno tra Andrea Vannucci e Cristina Giachi, già dotati di esperienza in giunta. Cerca quindi di cavarsi quante più castagne possibile dal fuoco, Eugenio Giani, che sul rigassificatore di Piombino ha spostato preventivamente la responsabilità sul governo qualora non si faccia niente dopo la scadenza, tra un anno, sia dell’autorizzazione che del suo mandato da commissario del governo. Ma ben altre sono le cartucce sparate dall’amministrazione comunale per rendere Firenze sempre più brutta: oltre all’ecocidio, su cui il consigliere Sabatini della Lista Schmidt continua a dare battaglia (Il Tirreno Firenze) ma nel contesto del quale altri 45 alberi dovranno cadere per il ponte sull’Arno all’Albereta (La Nazione Firenze) e persino dal quotidiano di Agnese Pini arrivano interrogativi e timori per l’aumento dell’inquinamento, adesso tocca pure vedere lo stravolgimento della skyline tra Porta al Prato e il Lungarno Vespucci: «La grande bruttezza» titola giustamente La Nazione Firenze, alla vista di un cubo nero tra i palazzi storici per il quale parrebbe sia arrivato addirittura il nulla osta della Soprintendenza oltre a quello della Regione. Una città, quindi, di grandi e tragicomiche contraddizioni: da un lato la rivolta dei 16 comuni esclusi dagli incentivi per le auto elettriche, “ovviamente” tutti nel Mugello, ritenuta evidentemente una zona «a bassa pendolarità»; dall’altra il «caos monopattini e bike sharing» dato dal loro abbandono su strade, marciapiedi, strisce e posti auto da parte dei turisti (entrambe notizie del Corriere Fiorentino). Da un lato l’aumento dei controlli sugli affitti brevi contro gli abusivismi e multe che possono arrivare a 10.000€ (Il Tirreno Firenze); dall’altro aumenti record di prezzi, +59% negli ultimi quattro anni, per normali stanze in affitto, dove una camera può arrivare a costare più di 600€ e torme di universitari disperati ai cui annunci di ricerca nessuno risponde (entrambe notizie de La Repubblica Firenze). E se in ambito sanitario l’ASL nega i problemi di Torregalli, come riportato su un trafiletto del Corriere Fiorentino, quest’ultimo e La Nazione tornano ad avvertire della «partenza a rischio» di molte scuole per la cronica mancanza di docenti e personale ATA. (JCM)