“Vi è una grande assenza: la politica, Funaro senza voce in capitolo”
Bambagioni: “Nessun impianto realizzato in 5 anni, manca strategia”. Sabatini: “Da Quadrifoglio… a ortica”
“Non è tutto oro quel che luccica su Alia Multiutility, oggi Plures, anzi. Si è confermato l’indebitamento, da noi denunciato; in tutto questo, la multiutility si permette di promettere dei dividendi ai soci: 34,3 milioni di cui 12 al bilancio di Firenze. O si danno o no, questi dividendi, ma sono bloccati e subordinati al parere di ATO e delle banche, che non vorrebbero emorragie verso i soci”. Lo ha detto Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze.
Bambagioni ha messo poi il dito nella piaga: “Fino ad oggi c’era un asse Firenze-Prato, cioè un asse Funaro-Bugetti, incentrato sul no borsa e sull’acqua dentro, in linea con il nuovo corso di super-sinistra di Schlein”.
Quanto al piano industriale, esso avrebbe dovuto essere presentato “a gennaio”, dopo aver “ascoltato tutti i soci”. “Oggi viene presentato il piano industriale: vedremo cosa contiene, ma i problemi di fondo – debiti e costi – ci sono”.
“Speriamo ci sia una concertazione – ha aggiunto Bambagioni –, perché così una parte delle nostre critiche verrebbe assorbita”.
“Voglio ricordare che ci sono diversi comuni, Sesto, Campi, Calenzano, alcuni di quelli che fecero la Quadrifoglio, stanno votando contro al bilancio”.
“I costi di gestione di una cattiva gestione sono alti. Noi vogliamo sapere quali sono i costi, a partire da quelli per la comunicazione. Quanto incidono le consulenze? Quanto le nuove assunzioni e quelle promesse”, ha incalzato Bambagioni.
“C’è un’assenza – ha rilevato Bambagioni –: la politica. Senza la politica, rischia di diventare un organo autoreferenziale, pur pagato dai cittadini con le loro tasse. La sindaca è d’accordo a non dare i documenti? È d’accordo a non far sapere i costi?”.
“Denuncio un sistema che rischia di diventare fuori controllo: ci stanno portando verso le tariffe corrispettive, in quel caso sarebbe l’organo regolatorio il solo a controllare, sicché il Comune – e di conseguenza il consiglio – sarebbe completamente tagliato fuori”.
Infine, Bambagioni ha posto il problema degli impianti “per chiudere il ciclo dei rifiuti”. “Rispetto a 5 anni fa non è stato realizzato alcun impianto”, ha constatato Bambagioni.
“Mi ha colpito un nome che ho sentito: Quadrifoglio, che doveva nel tempo portare soldi e fortuna. Ora quel mondo è diventato un’ortica”, ha punto Massimo Sabatini, che ha denunciato alcuni casi di mala gestione: “Dai cassonetti interrati ma inutilizzabili in via Palazzuolo, ai decenni di assenza di investimenti tanto che la rete è un colabrodo – i lavori vengono fatti tutti insieme solo con il Pnrr –, fino ai continui allagamenti, per le caditoie di cui nessuno si cura. Solo ieri un garage di Piazza Elia Dalla Costa ha avuto 12.000 € di danni che suonano beffardi dopo aver pagato i suoi 5000 € di Tari”.