Non è una città per chi deve andare al gabinetto. Sinistra Progetto Comune: “Bagni pubblici, situazione critica”

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Palagi e Lupo (Q1): “Non è stata data priorità al problema bagni pubblici”.

 

Manco i vespasiani! “Il problema della carenza di bagni pubblici riguarda tutta la Città, così come piazza Tasso, dove da molto tempo si chiede la realizzazione di un servizio essenziale, senza però chiari impegni da parte di chi governa. Il quadro generale si conferma critico, nonostante gli atti votati dal Consiglio comunale in questi anni, con i quali si chiedeva un cambio di passo sempre più urgente”. Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune, e Francesca Lupo, Sinistra Progetto Comune Quartiere 1, che tornano a sollevare il problema dei bagni pubblici.

“Il progetto Feel Florence, a scacchiera, sta prevedendo la chiusura del poco che c’è. A giugno risulterebbero chiusi Catena e Stufa. L’attuale appalto di servizi da parte di Operosa proseguirà fino al 30 settembre 2025, ma è prorogabile fino alla fine di dicembre di questo anno – ricordano -. Il nuovo appalto, con conseguente applicazione del cosiddetto salario minimo, arriverà solo al termine dei lavori, ma la Giunta non ha voluto comunicarci una data entro cui questo avverrà”.

“Ringraziamo l’Assessore Danti per aver risposto e rimaniamo in attesa dell’Assessora Biti, a cui abbiamo evidenziato quanto ci risulta a seguito di accesso agli atti. Abbiamo 5 bagni autopulenti, a cui si aggiunge quello in corso di realizzazione in piazza Puccini. I cosiddetti “turistici” (di cui sopra) sono 12. Ci sono poi i bagni di Villa Vogel e quelli dell’ex Istituto Caterina dei Medici, affidati in gestione. Seguono tre servizi nei giardini che rientrano nel bando dell’Estate Fiorentina (Rose, Anconella, Orticoltura). Sono chiusi Villa Favard, Caponnetto, Pettini Burresi e Bellariva. Inoltre abbiamo individuato 33 bagni, rispetto ai 42 di cui ci aveva parlato l’Assessora Biti”.

“In questo anno la priorità ai servizi igienici non è stata data – rimarcano -. Insisteremo perché le cose cambino, rapidamente e radicalmente. Ricordiamo che c’è anche un tema fortemente legato all’urbanistica di genere: non tutte le persone hanno le stesse esigenze. Inoltre, l’assenza di servizi causa in molte situazioni un uso improprio degli spazi pubblici, con conseguenze pesanti sul piano dei miasmi e dell’igiene. Si invita a idratarsi, bere e pulirsi, ma se non si dà la possibilità di farlo a che servono questi inviti?”.