Erba alta, sfalci lasciati a terra e forasacchi pericolosi per gli animali nei giardini pubblici fiorentini: è questa la denuncia lanciata da Simone Scavullo, Coordinatore Regionale Toscana della REA (Rete Ecologista Animali), che richiama l’attenzione su una situazione che da anni affligge le aree verdi del capoluogo toscano in estate.
In una nota inviata alla redazione, Scavullo punta il dito contro la gestione del verde pubblico a Firenze, in particolare nelle zone dedicate ai cani: “Il taglio dell’erba avviene in forte ritardo – afferma – e, cosa ancora più grave, gli sfalci non vengono raccolti. Questa prassi, oltre a rendere i giardini impraticabili per famiglie e cittadini, rappresenta un grave rischio sanitario per gli animali domestici”. A preoccupare maggiormente è infatti la presenza dei forasacchi, spighette secche che, una volta cadute al suolo, possono facilmente penetrare nel naso, nelle orecchie o nelle zampe degli animali, provocando ascessi e infezioni e, nei casi più gravi, se inalati o ingeriti, perfino la morte dell’animale.
In altre città italiane come Milano, Trento, Torino, la raccolta dello sfalcio è una prassi consolidata e parte integrante della manutenzione dei parchi. A Firenze, invece, questa fase viene spesso ignorata, con conseguente accumulo di materiale vegetale secco che rappresenta un pericolo tangibile. “È inaccettabile che Firenze – prosegue Scavullo – si proclami una città sensibile all’ambiente e alla tutela animale, ma continui a ignorare segnalazioni e richieste di intervento, già da tempo evidenziate da cittadini, associazioni e veterinari”.
REA chiede al Comune di Firenze una revisione urgente della gestione del verde pubblico, interventi tempestivi di taglio dell’erba con raccolta immediata degli sfalci, e il riconoscimento dei parchi come spazi pubblici sicuri anche per gli animali domestici. Scavullo conclude annunciando la possibilità, in mancanza di risposte, di lanciare una raccolta firme e, se necessario, di procedere con azioni legali per tutelare cittadini e animali: “La vivibilità degli spazi pubblici è un diritto. Siamo pronti a farlo valere”.