Fermata bus turistici in Piazza Vittorio Veneto, Cellai: “un gioco dell’oca”
“Siamo all’assurdo.” È l’affondo diretto di Jacopo Cellai, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, che in un video pubblicato sui social denuncia il caos in cui versa la zona che va tra Piazza Vittorio Veneto e Porta al Prato, accusando l’amministrazione comunale di gestione inadeguata e improvvisazione.
Cellai inizia il suo video in un’assolata Piazza Vittorio Veneto, diventata la nuova sede per la fermata dei bus turistici dopo lo spostamento dal Lungarno Pecori Giraldi. Lì mostra, passo dopo passo, le difficoltà che i bus turistici affrontano per raggiungere il punto di sosta: “La cosa interessante è vedere quanti pullman arrivano venendo dal Ponte alla Vittoria e siano costretti a fare tutto il giro tipo gioco dell’oca (dal Ponte alla Vittoria a Porta al Prato, qui girare ostruendo ulteriormente il traffico già pesante alla rotonda di Porta al Prato, per poi tornare indietro verso il Piazzale Vittorio Veneto, N.d.R.), tornando poi indietro per rientrare sulla curva fino qui al piazzale.”
A questo si aggiunge la totale mancanza di indicazioni chiare e visibili, con piccoli cartelli in quello che sembra essere cartone. Una segnaletica, come documentato nel video, scarsa e mal posizionata, che di certo non aiuta in gli autisti: “C’è un cartellino piccolo così, per cui se l’autista non lo vede in tempo torna di nuovo di là dal ponte.” Disorientante è anche la ricerca di bagni pubblici, con segnali poco chiari che costringono i turisti a una sorta di caccia al tesoro urbana: “Dopo aver vagato alcuni minuti in cerca dei bagni pubblici con cartelli che ci mandano da una parte all’altra, abbiamo capito dal flusso di alcuni turisti, che vanno al Central Club, dove i bagni sono stati allestiti in un centro privato. Qui di bagni pubblici sulla piazza non se n’è vista nemmeno l’ombra.”
La seconda parte della denuncia si concentra sul blocco della tramvia presso la fermata Porta al Prato-Leopolda, dove sono in corso lavori di sostituzione binari iniziati il 7 luglio e destinati a durare 70 giorni. Cellai evidenzia come la situazione sia frutto di scelte improvvisate e prive di programmazione: “Come dice Gest, ci sono problemi a quei binari dal 2010. Si è deciso proprio adesso di fare un intervento definitivo… nel mezzo di tutti i cantieri di questa città.” A suo dire, i lavori “non erano urgenti né avevano ragioni di sicurezza,” eppure sono stati avviati nel momento peggiore possibile per la mobilità urbana.
La critica più dura è però riservata all’assessore alla mobilità Andrea Giorgio: “Ieri l’assessore ha fatto un appello a Gest per mettere più autobus a disposizione per portare i passeggeri da qui alla stazione. Qui non si tratta di fare appelli – incalza – qui si tratta di convocare urgentemente i vertici di GEST e pretendere quello che si deve in favore dei cittadini.”
Foto: Copyright Fotocronache Germogli