Ponti fermi e chiusi, sottopassaggi aperti (alla pioggia), precari a casa al contrario dei fuorisede. Babbo Natale non porta medaglioni. La Firenze sui giornali di mercoledì 24 dicembre

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A Firenze la vigilia di Natale ha probabilmente appesantito le ditte di cantieri prima ancora del cenone: è la prima conclusione che viene da trarre osservando il quadro in cui il Ponte al Pino verrà chiuso da sabato fino al 10 gennaio per la prima mandata di lavori, che comporteranno anche un’inversione del senso di marcia con tutti i disagi che ne conseguono (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze); stessa sorte è toccata al Ponte Giovanni da Verrazzano, sul quale per un mese non potranno transitare mezzi pesanti e autobus a causa del cantiere della tranvia verso Bagno a Ripoli. È da rifare, invece, la manutenzione del sottopassaggio delle Cure, dai cui soffitti ancora cola acqua nei giorni di pioggia nonostante gli ormai innumerevoli interventi. Del tutto fermo è invece l’operato di Firenze Parcheggi, il cui Consiglio d’Amministrazione è scaduto nel 2023, il Comune non ne ha ancora nominato il nuovo presidente ed essa, da parte sua, non ha deciso investimenti per aumentare, appunto, i parcheggi; e ristagnano anche le procedure per il parco eolico alla Consuma, i cui comuni locali sono tutt’altro che in armonia di vedute. Di tutto ciò ci informa La Repubblica Firenze. Slitta ancora il primo via libera al piano dehors, non essendosi trovato un accordo per le quattro piazze storiche e attendendo ancora il confronto con le associazioni di categoria, puntando a sottoporre il tutto al voto del Consiglio comunale per metà gennaio. Se quest’ultima è la sintesi offerta dal Corriere Fiorentino, è addirittura L’Arena – Il Giornale di Vicenza, in un trafiletto, ad aggiungere il particolare della fideiussione per scongiurare il degrado e l’abbandono delle verande ad attività cessata. Abbandonati, però, sono anche i precari dei musei al cambio di appalto: con questo pretesto ne sono stati licenziati a decine secondo Il Tirreno Firenze, addirittura cento per il Corriere Fiorentino. A casa non potranno invece tornare chi non ce l’ha, come i senzatetto, tanti dell’est, di cui si è occupata un’inchiesta de La Nazione Firenze, ma neanche chi vorrebbe senza però avere la disponibilità economica, come gli studenti fuorisede: con biglietti fino a 500€ per un’ora di volo, chi può sceglie bus o traghetto, ma è una minoranza. Chi invece è autoctono e ha una casa, ha però di fronte lo spettro delle bollette: la Misericordia ha dovuto lanciare un’iniziativa di carità anonima per permettere a tante famiglie di affrontare almeno parte dei costi. Gli altri, ci comunica un’indagine del Tirreno, devono vivere nel terrore per la sicurezza: rifacendosi al Rapporto BES ISTAT e ai dati del Ministero dell’Interno, la testata afferma erroneamente che «i reati sono in calo», non tenendo conto delle molte rinunce a denunciare per l’inefficacia delle forze dell’ordine, a volte voluta, a volte imposta da “più in alto”. La sezione fiorentina della stessa ha infine dato notizia della causa intentata dalla galleria milanese Altomani & Sons al Comune di Firenze per farsi risarcire il danno economico derivato dall’acquisto di un medaglione con busto del Duca di Orbino ad opera di Domenico Rosselli, risultato successivamente rubato. La cifra richiesta, 396.000€, è tanto pesante quanto l’esistenza di un’amministrazione che alla stagnazione accompagna soltanto l’incuria più totale della cosa pubblica come di quella privata. (JCM)