Sabatini (È Ora!) torna alla carica contro il cubo nero: “Indagine in Commissione su questo stupro urbanistico”

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“Vogliamo entrare nel dettaglio delle decisioni che hanno consentito di passare da un immobile messo all’asta ad alti valori, con vincoli, a qualcosa svenduto”

 

“La maggioranza PD non ha voluto collaborare con i membri della minoranza per ripercorrere i 17 anni che hanno portato alla realizzazione del cubo nero al posto del Teatro Comunale, rigettando la proposta di attivare un’attività d’indagine collegiale e trasparente. Oggi proprio il Presidente Renzo Pampaloni chiede di audire in Commissione addirittura il Ministro Giuli. Non sanno come uscirne, perché il cubo è un cazzotto in un occhio, e la buttano in politica, in caciara, magari cercheranno pure di scaricare la colpa sull’attuale governo. Non vogliono fare le opportune verifiche in casa e pretendono di andare a chiedere lumi a Roma su una scelta che si è giocata tutta fra tre sindaci del PD?” 

Così, in una nota, Massimo Sabatini, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e candidato con la Lista civica “È Ora!” per Tomasi presidente.

“In Commissione – prosegue Sabatinifinora è stato soltanto riletto l’iter autorizzativo, ma era un ripasso formale che non serviva né a noi che lo conosciamo già né ai cittadini a capire il perché e il per come del cubo. Piuttosto, si doveva entrare in dettaglio nelle varie decisioni che hanno consentito di passare da un immobile messo all’asta ad alti valori, con vincoli, a qualcosa svenduto e con i vincoli che piano piano sono scomparsi, aprendo a soluzioni d’uso prima impensabili e che oltretutto oggi sono vietate per tutti (vedi la speciale delega per gli affitti turistici, data soltanto ai nuovi conduttori di quell’immobile)”.

“Singolare poi – sottolinea il consigliere candidato con Tomasi – che nessuno abbia voluto ragionare sul ruolo dei tre sindaci, di cui gli ultimi due (Nardella e Funaro) si sono addirittura dichiarati – ora – contrari al progetto e che loro ‘non l’avrebbero mai approvato’. Se erano così contrari perché non hanno utilizzato i lunghi anni di comune collaborazione (hanno sempre lavorato a fianco) per fare di tutto per stoppare il progetto e le sue importanti modifiche? Dove sono le loro dichiarazioni contrarie del passato? Non si sono mai incatenati alla spalletta dell’Arno per gridare il loro sdegno per lo scempio del cubo nero! Ma cosa vogliono raccontarci! Che dire? Riproporremo ancora una volta la richiesta di attività di indagine per fare luce su uno strupro urbanistico che grida vendetta”, annuncia Sabatini.

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