“I taxisti a Firenze – si legge in una nota dell’Associazione Diritti Utenti e Consumatori (ADUC) –, per difendere il proprio monopolio sono in “agitazione”. Prima uno sciopero senza i preavvisi di legge, poi svolgono il servizio tranne che alla stazione Smn. I risultati sono un peggioramento di una situazione che da tempo loro stessi alimentano e le autorità non vogliono affrontare: caos!”
“L’amministrazione comunale – rincara la dose l’associazione – gira intorno al problema, di fatto favorendo taxisti e caos. Invece di prendere provvedimenti, tipo sospensione licenze e aperture a nuovi soggetti, rincorre i taxisti che, consapevoli e furbacchiotti, giocano al “gatto e al topo” sì da alzare prezzo e valore delle proprie disponibilità.
Vittime, come sempre gli utenti del servizio di trasporto pubblico locale, con l’aggravante che, mancando legalità, si dà spazio ad abusivismo, con ricaduta anche su commercianti ed imprenditori alberghieri e non solo (siamo a Pasqua)”.
I legali di Aduc, si apprende dal testo, sono al lavoro per:
- Esposto Procura della Repubblica contro taxisti e Comune, che avrebbero favorito l’interruzione di pubblico servizio;
- Esposto alla Corte dei Conti contro il Comune, che con il proprio comportamento sta creando danno erariale;
- Segnalazione Antitrust contro i taxisti che, abusando della propria posizione dominante (solo le loro corporazioni possono svolgere il servizio) fanno venire meno lo stesso.
“Comunque vada avanti e siano o meno sanzionati i soggetti che hanno determinato questo caos, è bene che ci si renda conto (amministratori, legislatori, utenti e cittadini) che tutto questo accade perché tutti i politici contrastano le liberalizzazioni e favoriscono lo sfascismo delle corporazioni dei taxisti che, non paghe di esercitare con immunità la regia di questo caos, si distinguono per essere tra i maggiori evasori fiscali”.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli
