Algoritmi contro le piattaforme di locazione breve: la Firenze che chiude un occhio sulle grandi speculazioni
ora investirà su controlli digitali e “web scraping” per scovare i piccoli proprietari che affittano senza licenza
Il paradosso è sotto gli occhi di tutti: mentre il Comune di Firenze annuncia, come riporta Il Tirreno, una lotta senza quartiere agli affitti brevi irregolari, investendo 50 mila euro in una società spagnola (Talk&Code con sede a Ibiza) per monitorare con algoritmi e web scraping gli annunci su Airbnb, Booking etc., lo stesso Comune sembra da tempo aver smesso di vigilare con il dovuto rigore sulle presunte violazioni delle regole ad opera di grandi gruppi immobiliari, come dimostrano le vicende del “Cubo Nero” all’ex Teatro Comunale, su cui la Procura ha aperto un’inchiesta ad agosto 2025 per abusi edilizi, in violazione della normativa sui beni culturali e del paesaggio, e l’ex Convitto della Calza, complesso trecentesco trasformato dalla Domus Rex in hotel di fatto con 41 camere prenotabili su Booking e ristorante privo di licenza. Solo ieri sono arrivate le prime sanzioni (circa 4.400 euro totali).
Nel frattempo il nuovo sistema digitale di un’azienda spagnola – scelta perché a quanto pare nessun operatore italiano Consip era in grado di offrire un servizio di questo tipo – entrerà in funzione fin da subito: incrocerà automaticamente annunci e autorizzazioni, segnalerà irregolarità in tempo reale e produrrà analisi su prezzi e impatto abitativo. Risultato: i piccoli proprietari rischiano sanzioni immediate per un CIN mancante o un self check-in non autorizzato, mentre gruppi immobiliari associati a progetti di alto profilo condotti su immobili storici adibiti a strutture di lusso non sembrano incontrare ostacoli.
«Forte con i deboli, debole con i forti», riassume Fratelli d’Italia, notando che la Domus Rex appare tra i finanziatori della campagna elettorale della sindaca Sara Funaro. Associazioni come Salviamo Firenze x Viverci denunciano: “Siamo alle comiche. Se fosse successo ad un singolo, i vigili l’avrebbero già chiuso. Lì si tratta chiaramente di un’attività abusiva, cosa aspetta il Comune e farla chiudere?”
Foto: Copyright Fotocronache Germogli
