Siamo stanche di avere paura! Per quella donna, per tutte noi, per il diritto a vivere sicure nella nostra città

DONNE

Condividi sui social

Una testimonianza che chiama tutte le donne a far sentire la propria presenza per la sicurezza e la libertà in città

 

Di Francesca Caroti

Una donna è stata violentata nel cuore della nostra città, in una notte qualunque, mentre ognuna di noi poteva essere lì.
Un’altra notte in cui ci ricordiamo che per noi lavorare, camminare, vivere non è mai una cosa semplice.
E questo pensiero è una ferita che brucia.

Siamo stanche.
Stanche di avere paura.
Stanche di stringere le chiavi tra le mani.
Stanche di correre verso casa come se ogni angolo potesse inghiottirci.
Stanche di sentirci dire di “stare attente”, come se fosse colpa nostra.

Non possiamo più sentirci colpevoli o “imprudenti” solo perché esistiamo.
Ci stanno togliendo la libertà.
La libertà di camminare.
La libertà di tornare dal lavoro o accettare un lavoro con turni serali.
La libertà di vivere nella nostra città senza doverci difendere da qualcosa che non dovremmo mai incontrare.

Per questo non possiamo restare in silenzio.
Per questo dobbiamo esserci tutte.

Venire non è solo partecipare:
è dire “basta” con il corpo, con il cuore, con la presenza.
È tendere una mano alle donne che hanno paura.
È gridare per chi non ha più voce.
È ricordare che la nostra libertà vale più di tutto.

Scendiamo in piazza. Facciamolo insieme.
Per quella donna.
Per tutte noi.
Per le nostre figlie, amiche, sorelle.

Vogliamo una città dove la sicurezza non sia un privilegio ma un diritto.
Vieni con noi.
Perché da sole tremiamo, ma insieme nessuno ci spezza.

Il silenzio non ci protegge, la presenza sì.
Vogliamo un’amministrazione che ci protegga con i fatti e non solo a parole. I mezzi li hanno, allora… li usino!

Dimostriamo che siamo tante!