Sindacati soddisfatti, ma lo sciopero ai Gigli è stato un mezzo flop. La Soprintendenza vuole smontare le mura arnolfiane e Funaro il carcere di Sollicciano. La Firenze sui giornali di sabato 27 dicembre

GERMOGLI PH: 7 GIUGNO 2025 CAMPI BISENZIO CENTRO COMMERCIALE I GIGLI EVENTO POKEMON NINTENDO VIDEOGIOCHI CARTE COLLEZIONABILI

Condividi sui social

Vogliono vedere comunque il bicchiere mezzo pieno, i sindacati, all’indomani dello sciopero annunciato di buon’ora per la giornata di Santo Stefano ai Gigli. Si dicono «soddisfatti dell’adesione» per la chiusura di alcuni esercizi, ritenuta d’importanza «simbolica» pur all’interno di un «contesto complesso e articolato», ma la paura dei lavoratori di perdere il posto…altro che «industria fordista», riporta direttamente all’Inghilterra ottocentesca: basta leggere con attenzione la sintesi offerta da La Repubblica Firenze e soprattutto da Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze. Eppure, leggiamo sempre sulla prima e sul secondo, i problemi ci sono e sono anche ben sentiti: la stessa CGIL fiorentina ha condotto un’inchiesta tra i propri iscritti di età inferiore a 35 anni, dalla quale è emerso che la maggior preoccupazione riguarda i salari bassi a fronte di ritmi e orari lavorativi sempre più dilatati. D’altro canto, Firenze fa «il pienone» di turisti, almeno così titola La Nazione Firenze, ma la giunta deciderà nuove strette sugli affitti brevi, riporta anche la stessa testata succitata; ciononostante, sono state rilasciate ben 120 nuove autorizzazione per tali locazioni negli ultimi sei mesi e mezzo. Una città di politiche a mezzo, quella che si appresta a salutare il 2025: ce ne accorgiamo dai lavori di Ponte al Pino, che vede appunto dimezzate le sue corsie di marcia (La Nazione Firenze), mentre a Gavinana c’è già metà corsia per la tranvia, i cui lavori continueranno ad arrecare disagi sempre crescenti nel tratto mancante (Corriere Fiorentino) e in piazza Beccaria, con tutto fermo, la Soprintendenza vuole addirittura far passare il cantiere in mezzo alle mura facendole divellere per poi «rimetterle», in assenza di un piano certo (Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze); lo evinciamo dalla condanna tanto tranchant quanto improvvisa delle condizioni di vita nel carcere di Sollicciano da parte della sindachessa, che adesso, come se si fosse accorta ora della sua esistenza dopo mesi che se ne parla, ne chiede direttamente la chiusura, mentre però si continua a starvi al freddo, nell’umidità e in mezzo ai topi (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino). Restano ancora senza giustizia le vittime del Forteto, fa tristemente sapere Il Tirreno Firenze, laddove al contempo gli unici aggiornamenti netti e univoci sono forieri solo di cattive notizie: la meno negativa è l’assenza di vittime a seguito del crollo di un albero in viale Redi per il vento e la pioggia, documentato da La Nazione Firenze, la quale però informa anche dell’aeroporto completamente bloccato per lo stesso motivo («nelle stesse condizioni il mondo vola», fa giustamente notare il suo editorialista Gabriele Canè), lasciando a terra la bellezza di 600 passeggeri, e del tabaccaio che a 62 anni ha dovuto chiudere la sua attività nonostante affari a gonfie vele e rimettersi in gioco distribuendo curriculum come un neolaureato, il tutto a causa delle continue spaccate in via Bronzino. È un peccato che a far ciò non siano sindachessa e assessori del PD, i quali farebbero senz’altro opera molto più gradita e coerente con la loro fallimentare prassi gestionale della cosa pubblica. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli