E Palagi (Sinistra Progetto Comune) apre un focus sulle RSA: “Quali accordi sono stati fatti con i singoli soggetti gestori delle RSA e com’è possibile che per lo stesso servizio si spendano soldi pubblici in modo anche molto differenziato?”
“Il Comune di Firenze è l’unico che ha una Società della Salute coincidente con il suo perimetro amministrativo. Il fatto che il suo Direttore diventi Direttore dei Servizi Sociali, che con la Società della Salute hanno una stretta relazione, è un segnale da non sottovalutare. Negativo o positivo? Se la risposta di chi governa la Città fosse “positivo”, senza nessuna spiegazione, lo troveremmo inquietante. Perché vuol dire che non si pensa di dover rispondere politicamente delle scelte che si fanno”. Lo afferma Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune, intervenendo sulla questione della Società della Salute, sollevata dalla Lista civica Eike Schmidt nei giorni scorsi. “In questi sei anni – ricorda Palagi – ci è sembrato che effettivamente fosse così. In una stagione di tagli, dove Unione Europea, Governo nazionale, regole di stabilità, pandemia e guerre offrono perfette spiegazioni per scaricare le colpe, ecco che i Comuni alzano le spalle e spesso rispondono: ‘sarebbe importante, ma non abbiamo le risorse'”.
“A noi, invece, sembra che in Consiglio comunale non si sia mai voluto parlare di pianificazione dei servizi – incalza il consigliere sempre attento alle questioni sociali e sanitarie -. Per fare un esempio: ancora attendiamo la risposta all’accesso agli atti per capire quali accordi abbiamo fatto con i singoli soggetti gestori delle RSA e come sia possibile che per uno stesso servizio si spendano soldi pubblici in modo talvolta anche molto differenziato”.
Il tema è di stringente attualità, non solo a Firenze ma in tutta la Regione; anche alla luce della nascita di Toscana Rossa, Palagi si domanda: “Come stanno le Società della Salute in Toscana? A Pisa sicuramente non bene, da quello che leggiamo. Che tipo di rapporto specifico ha Firenze con la sua SdS? Che tipo di equilibrio c’è tra quanto arriva dai livelli superiori e quello che decide Palazzo Vecchio?”
“Prima di nominare la nuova figura apicale amministrativa della Società della Salute di Firenze, subito i primi giorni di settembre, la Commissione Politiche Sociali – è la proposta – potrebbe organizzare, con urgenza, un appuntamento con l’Assessore Paulesu, perché ci dica quali sono le logiche politiche delle ultime scelte”.
“Ci aggiungiamo quindi alle considerazioni della Lista Schmidt di ieri (lunedì, ndr), anche perché rappresentiamo le opposizioni all’interno di questa realtà, ma ancora non c’è mai stato modo di partecipare a una sola riunione. La stessa elezione di chi deve rappresentare il Consiglio comunale dentro la Società della Salute è arrivata a circa un anno dall’insediamento”.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli