I fondi commerciali ci sono, ma i proprietari sembrano volerli tenere chiusi: Recreos parte tra mille ostacoli
Le promesse di rendere via Palazzuolo un laboratorio urbano, una Notting Hill fiorentina, un manifesto vivente dell’artigianato contemporaneo, sembra non decollare. Il progetto “Recreos” – promosso dalla Fondazione Cr Firenze con la regia di Gabriele Gori – è nato per questo: trasformare il volto di una strada che ha perso la voce, raccogliere il fermento di oltre 300 progetti da giovani artigiani e artisti, e restituirlo al quartiere.
Come riporta oggi Repubblica, però, dopo nove mesi il conto con la realtà è duro: un solo artigiano avvierà i lavori a breve, al civico 135-137 rosso, mentre tutto il resto è ostaggio dell’attesa. Il vero freno non è economico, né burocratico. È culturale. I proprietari dei fondi, quelli che avrebbero potuto offrire spazi alla rinascita, si sfilano. Alcuni irreperibili, altri riluttanti, altri ancora pronti a sedersi al tavolo solo con cifre fuori mercato. C’è chi preferisce tenere chiuso un fondo per anni, o farne un deposito, piuttosto che aprirlo a un progetto strutturato, curato, e con garanzie fornite da un ente come Fondazione CR (3 anni di affitto pagato su un contratto commerciale di 6 anni).
Le storie raccolte da Repubblica parlano chiaro: trattative mai partite, fondi commerciali trasformati in magazzini, richieste triple rispetto al mercato, silenzi che affondano ogni slancio. Qualcosina, a dire il vero, sembra muoversi. All’87 rosso, Cecilia, Marco e Stefano hanno trasformato un vecchio garage in uno spazio per editoria e laboratori artistici. In via dei Canacci si avvicina l’accordo per uno spazio multifunzionale. Via Orti Oricellari ospita un infopoint attivo. Ma il ritmo è lento, troppo lento rispetto alle promesse.
«Chiediamo a tutti di aiutarci; ai residenti, agli artigiani e anche alle istituzioni, non mi riferisco solo al Comune di Firenze» dichiara il il direttore generale della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori. L’occasione per una svolta potrebbe essere a rischi, aggiune, «e sarebbe un peccato, perché abbiamo raccolto idee e progetti da parte di giovani artigiani che sono veramente validi e potrebbero rilanciare il tessuto commerciale di via Palazzuolo».
Intanto i residenti si chiedono dove sia finito il progetto. La Fondazione non molla, va avanti porta a porta, fondo per fondo, ma l’impressione è che, senza un cambio di mentalità dei proprietari, il progetto rischi di restare un’occasione dimezzata.
Rendering: Fondazione CR Firenze