Sono giornate molto “americane”, queste, dove però gli Stati Uniti sembrano allontanarsi sempre di più dai tanto vantati “legami tradizionali” con la nostra città. Probabilmente a poco servirà la petizione lanciata dagli studenti americani per mantenere il consolato (notizia di La Nazione Firenze e La Repubblica Firenze), dal momento che il caso ha travalicato le mura cittadine per arrivare fino in Parlamento tramite un’interrogazione del PD, come riporta il Corriere Fiorentino. A Firenze invece arrivano solo i dazi con tutti i loro devastanti effetti su un’economia già precaria: ipotizzando perdite tra lo 0,3% e lo 0,7% del PIL, il rischio è di veder bruciati 800 milioni di euro in export, secondo uno studio della Camera di Commercio divulgato da Repubblica Firenze e Il Tirreno Firenze. E lo stato precario dell’economia è testimoniato anche, tra le altre cose, dal ponte tanto lungo ma sottotono che si estenderà fino al 1° Maggio: secondo un’inchiesta delle sezioni fiorentine di Repubblica e La Nazione, l’80% dei fiorentini resterà in città e solo il 20% si concederà una gita fuori porta (agriturismi, mete vicine, ospitate da amici e parenti). Aumentano vertiginosamente, del resto, i prezzi di tutti i mezzi e le strutture ricettive: i voli da Peretola vedono i costi salire tra l’88% e il 102%, mentre un +19% si registra per quelli degli alberghi. Al contrario, il turismo che arriva rende invivibili sempre più zone della città (ma persino a Scandicci la sindachessa ha dovuto iniziare la sua battaglia contro l’overtourism e il boom di affitti brevi, come informa La Nazione Firenze): l’ostello di via Mannelli non accenna a rinunciare a questo poco nobilitante protagonismo, tra il rumore delle ventole di riscaldamento e quello dei trolley delle comitive che peraltro ingorgano i marciapiedi già di difficile praticabilità in certi punti. In zone più centrali, come a San Lorenzo, i turisti diventano, da inconsapevoli carnefici, consapevoli vittime della criminalità che dilaga: altri due sono stati rapinati l’altro ieri sera in via Panicale. Entrambe le notizie sono del Corriere Fiorentino. La bagnarola fiorentina targata Funaro, però, fa acqua da parecchie altre parti: ed è così che, dopo la faticosa soluzione della “questione tassinara”, sorge a cascata quella con gli NCC, che accusano tassisti e Comune di essersi messi d’accordo ai loro danni per schedarli e controllarli. Pronte le minacce di querela, ricorso e mobilitazione di piazza, come riportato da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Tirreno Firenze. Quest’ultimo ha messo infine a conoscenza dello sciopero di ieri mattina degli operai della Leonardo per l’adeguamento del contratto su salari più alti e orari di lavoro più brevi. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli