Tutt’altro che nell’amore e nella “inclusività” nasce la giunta Giani 2.0, coi riformisti e gli esclusi in rivolta a Siena, Empoli e Prato e Bezzini che rientra dalla porta per fare il capogruppo, una novità Mia Diop invisa anche ai riformisti («troppo pro pal, radicale e anticlericale», sintetizza La Repubblica Firenze, che si è occupata delle vicende insieme al Corriere Fiorentino e al Tirreno) e il sindaco di Fauglia in quota AVS sotto il fuoco amico per i suoi allevamenti di cani, il solito Pizzolo di AVS tenta di metter mano alle consuete armi di distrazione di massa puntando il dito contro il consigliere fiorentino Alessandro Draghi (FdI), per un post su Facebook che ha ironicamente definito proprio la Diop «Mamdani al cacciucco»; si noti che è stata la stessa dirigenza piddina a soprannominarla «Mamdani toscana». Epperò, come riportato da Repubblica Firenze e Nazione Firenze, egli ha ritenuto di venire a capo di questa ipocrita contraddizione mostrandosi indignato per i commenti. Che è come chiedere la testa del patron di Toyota perché i suoi pickup vengono usati anche dai terroristi. Provi però, il consigliere Pizzolo, a parlare del «nostro sistema democratico» a Sigfrido Ranucci, che ne ha sperimentato in prima persona le “bellezze”: ne avrà occasione, se vorrà, oggi al Teatro dell’Odeon, dove presenterà la sua autobiografia dal titolo La scelta, e dove ha annunciato che la puntata di domenica di Report parlerà di un altro caso che potrebbe assumere “sapore di cacciucco” o di qualche altra pietanza toscana, e ben più importante di un post su Mia Diop: quello di Almasri e del traffico di armi a esso collegato, come anticipano esplicitamente Corriere Fiorentino e Il Tirreno. Le altre emergenze, intanto, continuano irrisolte: quella delle scuole, dove la battaglia contro gli accorpamenti e per le autonomie si è allargata a Empoli con l’opposizione della Conferenza zonale per l’Istruzione dell’Empolese-Valdelsa (Il Tirreno Pisa); quella della ludopatia, che vedrà una due giorni di confronto a Pistoia (Il Tirreno Firenze); quella della criminalità, a proposito della quale ieri in via Circondaria un delinquente africano, forse sotto effetto di stupefacenti e armato pure di un coltello, ha sfondato la vetrata di una concessionaria per tentare di rubare una moto all’ora di pranzo (La Nazione Firenze); quella, immancabile, del turismo selvaggio. Con l’ex Convento della Calza diventato un affittacamere e pronto per l’inaugurazione di domani dopo opportuna modifica della destinazione d’uso su Booking (Corriere Fiorentino) e la volontà di trasformare anche Villa Monna Tessa in uno studentato nel contesto però di una dilagante emergenza casa (La Repubblica Firenze), il tappabuchi del Comune punta invece sui dehors. Di questi ne sono stati proibiti addirittura in 50 strade, in base al nuovo regolamento approvato dopo 15 anni e che entrerà in vigore dall’anno prossimo, come informano La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze. In pratica, una bagnarola che vede aprirsi mille altri squarci dove se ne tenta di tappare uno. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

