Serpeggia rabbia e tristezza in Curva Fiesole, e lo si è visto anche durante la gara col Bologna: non tanto per il pareggio, comunque acciuffato alla fine, quanto per il fatto che il centenario della Fiorentina sarà ospitato non dai 34.000 nuovi posti a sedere promessi, ma dall’enorme cantiere dello Stadio Frankenstein, o Rabbercio Stadium che dir si voglia. La sindachessa non è rimasta neppure fino alla fine, ma siamo pur sempre in Italia, dove la positività di un risultato calcistico può far passare in secondo piano qualsiasi male del mondo, anche se le polemiche non sono comunque mancate. Ne ha parlato La Nazione Firenze, citando le posizioni prese dai rappresentanti di ATF e ACCVC ai suoi microfoni, ma sulla quale si legge anche della bocciatura di una proposta del consigliere Santarelli (Noi Moderati) per una sospensione di multe e rimozioni auto dalle vie interessate, anzi, sarebbe meglio dire imprigionate, dai cantieri. Coi voti contrari di PD e AVS, la Commissione 6 l’ha cassata, straparlando di «diritto alla pulizia delle strade», qualsiasi cosa ciò voglia dire, e ignorando che non solo per i cantieri, ma per tutta la città in generale ogni problema è facilmente aggirabile dalle semplici scope a mano, che passano tranquillamente sotto ogni tipo di macchina. Becchi e bastonati, come si suol dire da queste parti, i cittadini dovranno non solo impazzire di giorno per i cantieri, ma anche la sera per trovare altri posteggi, oltretutto diminuiti, per non prendere la multa. Un altro, enorme, dannunziano e arrogante “me ne frego” sbattuto dalla giunta in faccia alla cittadinanza, suoi elettori compresi, dopo quello dello stadio, e senza neanche ascoltarne le opinioni o le eventuali proposte. A Empoli, dove qualche scampolo di democrazia, contrariamente a Firenze, è sopravvissuto, il Comitato del Sì per il referendum sulla multiutility ha scritto una lettera al sindaco per coordinare l’informazione soprattutto per i 7.000 nuovi elettori e stasera, informa sempre La Nazione Firenze, si terrà un incontro sul tema dell’«Acqua, un bene prezioso per la collettività» con l’ex sindaco Varis Rossi, l’ex assessore Filippo Torrigiani e Don Armando Zapponi. Da noi, invece, oltre alla democrazia è scomparsa anche la legge: La Repubblica Firenze ha pubblicato un’inchiesta sull’ex deposito dei tram al Varlungo, di proprietà peraltro comunale da dieci anni, tornata ritrovo di spacciatori e senzatetto; Federconsumatori, tramite La Nazione Firenze, ha lanciato un inquietante allarme sull’impiego dell’Intelligenza Artificiale per truffare anziani tramite la clonazione di voci di amici, parenti e familiari e video falsificati. Quanto continuerà a bastare la facciata femminile di questa giunta antipopolare, per tener buoni i cittadini? (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

