La dismissione della sanità passa anche per corruzione, truffe e ricatti. La città si mobilita anche per la sicurezza. La Firenze sui giornali di venerdì 5 dicembre

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Difficile non vedere un attacco coordinato alla sanità pubblica, nelle ultime inchieste e rivelazioni che la stanno prendendo di mira su tutti i fronti: sì, i magistrati hanno stabilito che «non c’era un sistema» che sovrintendesse alla programmazione e all’esito dei bandi concorsuali, ma a processo sono comunque finiti in cinque, tra cui l’ex rettore dell’UniFi Luigi Dei e il fu direttore del Dipartimento di Scienze della Salute, Paolo Bonanni, insieme all’ex Direttore Generale del Meyer, al primario di Ponte a Niccheri e alla prof.ssa Chiara Azzari, riportano La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze, col Corriere Fiorentino che ha ascoltato le ragioni del prosciolto prof. Marco Carini e del terzo ivi citato, Alberto Zanobini. E se, come ha detto Carini, «in sette anni Careggi è rimasta paralizzata», la situazione è analoga a Torregalli, dove, lo apprendiamo da un’inchiesta della stessa testata, i pazienti devono sperimentare un disservizio quotidiano fatto di lunghe code per scarsità di personale. Occhio anche alle truffe via SMS, avverte La Nazione Firenze, perché il numero 89342221 non ha niente a che vedere col CUP, ma appartiene alla categoria dei «servizi a pagamento con costi molto elevati, anche diversi euro al minuto», quindi è bene non richiamare. Costi molto elevati che però rischia di pagare anche un’ex guardia giurata che lavorava abusivamente nell’ambulatorio della moglie a Prato pur senza averne alcun titolo e che oltretutto approfittava della sua “posizione” per mettere in atto violenze sessuali, denunciate da diverse pazienti, come riportano La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino. Le truffe, tuttavia, paiono non essere prerogativa solo dell’ambito sanitario o degli SMS fasulli, a quanto si legge su queste ultime: nientepopodimeno che PAM ne ha messa in atto un’altra ai danni di una dipendente a Fornacette (PI), sospesa senza stipendio per dieci giorni con la tattica ormai collaudata del «test del carrello» e che stavolta ha visto un mascara nascosto in una confezione di castagne. La cassiera, forte dei suoi 36 anni di esperienza e già in lotta per l’attesa del verdetto su un procedimento disciplinare, si è rivolta ai sindacati, che continueranno la battaglia sostenuti, perlomeno a parole, dagli esponenti locali di Sinistra Italiana e Alleanza Verdi e Sinistra. A Firenze, invece, si è alfine intimato ai gestori dell’ex Convitto della Calza di interrompere definitivamente ogni attività ricettiva entro tre mesi (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze). Al contrario, dilagano incontrastati gli affitti brevi a peso d’oro, lanciano l’allarme Corriere Fiorentino e Il Tirreno Firenze: il Comitato Salviamo Firenze ha denunciato il caso di un appartamento da 12 m² a 120.000€ in Santa Croce e uno da 20 m² a 260.000€ a San Zanobi, chiedendosi come facciano ad avere permessi e CIN, ma di annunci di questo tipo, firmati Tecnocasa, è inondato il mercato immobiliare. Come potrebbe, del resto, la nostra città mantenersi seconda in Italia per carovita e criminalità (secondo Radical Storage siamo addirittura al quarto posto nel mondo dopo un discutibilissimo primo posto di Budapest, ma seguendo anche Las Vegas e Roma) se non lavorasse sì duramente per guadagnarsi questo primato? In 300 (secondo La Nazione Firenze, 100 secondo Il Tirreno Firenze), magari non tutti giovani ma sicuramente forti, si sono radunati in piazza Dellapiccola al seguito del Comitato di San Jacopino e di Aria Nuova per Firenze, per protestare contro il continuo peggioramento degli indici di sicurezza nei quartieri, tra accoltellamenti, furti, spaccate e spaccio quotidiano. Sono stati notati, forse con una certa angoscia, alcuni cartelli che recavano la scritta: «Dal portate pazienza al porto d’armi è un attimo». È inutile che alcuni benpensanti, come l’editorialista de La Nazione Firenze Gabriele Canè asserisca che «i cittadini non devono avere pistole, manganelli, taser, ci mancherebbe»; purtroppo ci manca, eccome se ci manca, soprattutto mancano effettivi di forze dell’ordine preposti all’impiego di quegli strumenti, e in presenza di questa mancanza non si vede perché lasciare i cittadini appesi all’unica speranza di fortuna che l’aggressione non tocchi al singolo personalmente. Un’anziana 82enne è stata peraltro chiusa sul terrazzino dal ladro che le era entrato in casa in viale Europa, poi messo in fuga dalle continue urla della donna che hanno attirato attenzione e aiuto: notizia, questa, proprio del giornale del Canè, dal quale oltretutto ci arriva il monito del segretario provinciale della CGIL alla vigilia dello sciopero del 12 circa i «giovani in fuga» a causa della «tenuta sociale al collasso» e degli «stipendi non più adeguati»: una vera e propria «proletarizzazione del ceto medio», afferma Marasco. Punta a rappresentare questi nuovi ranghi del proletariato Antonella Bundu: ci riuscirà? Il Corriere Fiorentino mette intanto a conoscenza i lettori che il pronunciamento sul suo ricorso arriverà il 18 febbraio. Come da noi anticipato, potrebbero lasciarle il posto Marco Guidi (FdI) o Marco Stella (FI). Non resta che attendere. (JCM)