Gli ultimi rimescolamenti sono quelli che hanno portato all’ufficializzazione delle liste elettorali di tutte le forze in gioco: nel PD le proteste di Pontedera non hanno sortito alcun effetto e Sonia Luca non verrà candidata, con l’aggiuntiva retrocessione, a Pisa, di Alessandra Nardini, che non sarà capolista al contrario del nardelliano Matteo Trapani. Stessa delusione, in Fratelli d’Italia, per Elisa Tozzi, unica uscente non capolista. Duello invece nella Lega, dove il numero uno in lizza, Tommaso Villa, rischia di essere scalzato dal capogruppo a Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto, laddove il partito di Giorgia Meloni mobilita tutti i suoi consiglieri. La lista civica È Ora! – Tomasi Presidente rischia un clamoroso KO in casa, cioè nella Pistoia amministrata proprio dal candidato governatore del centrodestra, per un vizio di forma inerente a una firma illeggibile apposta sulla lista dei candidati accanto al nome per esteso: si attende l’esito del ricorso. Tutti questi aggiornamenti provengono da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, sulla quale ultima leggiamo anche i nomi dei componenti delle liste di Toscana Rossa, capeggiata dall’ex consigliera comunale Antonella Bundu. Frattanto, in una via che è stata luogo di confronto politico anche in vista di questa tornata elettorale, e cioè via di San Bartolo a Cintoia al cui circolo ACLI la nostra redazione si è riunita con cittadini e rappresentanti dei comitati a inizio estate, un commerciante si è visto aggredire a colpi di cacciavite da un 24enne in stato visibilmente alterato: riuscito a rifugiarsi nel retrobottega, ha chiamato le forze dell’ordine, riuscite ad acciuffarlo e arrestarlo non senza difficoltà (un poliziotto è finito al pronto soccorso con un dito rotto e una prognosi di dieci giorni, riportano La Repubblica Firenze e il Corriere Fiorentino). L’amministrazione comunale, però, è troppo intenta a prorogare la tregenda dei bus e dei camion che non potranno percorrere il viadotto all’Indiano fino al 31 ottobre nonostante i lavori siano finiti, il tutto per «accertamenti tecnici»; intanto una proprietaria in via Passavanti è riuscita soltanto adesso a riavere la propria casa, oltretutto in condizioni pessime, dalla famiglia morosa, dopo un anno di affitti non pagati con la scusa del bambino e del cane e 15 sfratti rinviati. Nella stessa città “aperta, tollerante e inclusiva” con tutti meno che coi propri cittadini, un giovane polacco residente qui da anni e con ottime referenze, oltre a un impiego stabile, si è visto rifiutare molteplici domande di affitto solo per il suo nome (Pawel Wlazinski). Ecco, mostrata in tutti questi eventi riportati da La Nazione Firenze, la città al contrario in cui viviamo. (JCM)