Il Viminale cerca due sedi per i CPR in Toscana: “Priorità alla sicurezza dei cittadini. Se Giani non li vuole, vuol dire che li faremo con Tomasi”

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I cittadini vogliono sicurezza: servono strutture per rimpatriare chi commette reati gravi.
Il sottosegretario agli Interni: “Troppe espulsioni non eseguite, metà dei reati commessi da stranieri”

 

Intervistato oggi da La Nazione, Il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco ha confermato che il Ministero sta individuando due sedi per la realizzazione di centri destinati a ospitare immigrati irregolari, in particolare quelli responsabili di reati che creano maggiore allarme sociale, come spaccio e violenza sessuale. “La nostra priorità è togliere dalle strade persone pericolose. In Toscana, su 852 posti richiesti dalle questure nei Cpr, il 58% viene negato per mancanza di disponibilità. Da inizio anno, i questori hanno emesso 1121 ordini di espulsione, ma i rimpatri effettivi sono stati solo 314, ha spiegato Prisco, sottolineando anchecome la mancanza di posti nei centri esistenti stia ostacolando le espulsioni.

Nell’intervista, Prisco dichiara: “A Firenze, nei primi otto mesi del 2025, il 53% dei reati è stato commesso da stranieri. In Toscana la media è del 44%”.“ Sulla polemica politica e sulla contrarietà del presidente della Regione Eugenio Giani, Prisco è netto: “Se la Regione ci propone sedi idonee, saranno valutate nella piena collaborazione istituzionale, se il no è invece solo ideologico andremo comunque avanti. Ricordo che i Cpr sono stati previsti dalla Turco-Napolitano e dal decreto Orlando”.

Rispondendo alle critiche della sinistra, che paragona i Cpr a lager, Prisco replica duramente: “Smentisco categoricamente. Quindi secondo la sinistra le forze dell’ordine sarebbero dei kapò? Gli uomini e le donne in divisa garantiscono il rispetto dei valori costituzionali mentre sembra non interessare alla sinistra che i cittadini abbiano spacciatori o violentatori sotto casa. Non si tratta di provvedimenti illiberali, come dicono».

I nuovi centri, specifica, saranno di dimensioni contenute, entro le 100 unità: da 40 a 60 posti, al massimo 100”. Il trattenimento nei Cpr – chiarisce – dura in media 90 giorni, prima del rimpatrio. Prisco conferma anche che l’apertura dei Cpr porterà anche a un aumento della presenza dello Stato sul territorio, e aggiunge: “Il governo ha disposto un’assunzione massiccia di oltre 30mila unità all’inizio del mandato, 13mila nel secondo semestre 2025. La carenza è l’effetto del decreto Madia che ha tagliato organici e chiuso le scuole di formazione.”

Infine, un messaggio diretto anche al fronte elettorale. Il sottosegretario chiude con una battuta significativa. Se Giani non li vuole – afferma – “Vuol dire che li faremo con Alessandro Tomasi”, sindaco di Pistoia e candidato del centrodestra alla guida della Regione Toscana.