L’opposizione di centrodestra va in Procura per chiarire la questione finanziamenti. I risultati di nemmeno un anno di giunta Funaro sono un disastro. La Firenze sui giornali di mercoledì 21 maggio

GERMOGLI PH: 24 NOVEMBRE 2023 FIRENZE VILLA MEDICEA DEL POGGIO IMPERIALE EDUCANDATO SS ANNUNZIATA FESTA PER I 200 ANNI DALL'ISTITUZIONE DELL'EDUCANDATO ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE NELLA FOTO SARA FUNARO E DARIO NARDELLA

Una vicenda che seguiamo da settimane, per non dire mesi, e che vide un importante punto di svolta nella conferenza stampa del 28 aprile: la vicenda dei finanziamenti alle campagne elettorali di Dario Nardella e Sara Funaro arriva finalmente in procura con un esposto presentato congiuntamente dai principali esponenti dell’opposizione di centrodestra, Paolo Bambagioni, Eike Schmidt, Massimo Sabatini (Lista Schmidt), Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) e Guglielmo Mossuto (Lega), i quali hanno fatto luce in particolar modo su carrierismi e clientelismi, oltre che per specifiche violazioni come il caso di Monica Marini per la Severino. Aggiungeremmo anche una domanda sul perché individui sprovvisti di qualsiasi titolo e competenza in materia, come Andrea Giorgio e Caterina Biti, siano stati collocati in assessorati così delicati come la Mobilità e l’Urbanistica, dove girano milioni e milioni di euro soltanto con la tranvia (decisamente troppi, ma vedremo di occuparcene in un articolo a parte). Il PD, che ironizza sul ricorso alla magistratura da parte del centrodestra «i cui partiti a Roma attaccano» ancora minaccia, a sua volta, ricorsi agli avvocati «per valutare il profilo diffamatorio» dell’inchiesta, nelle parole dell’ex sindaco Dario Nardella: ma se dovessimo scoprire gli altarini di tutti i soldi arrivati nel solo Comune di Firenze per tutte le grandi opere inutili e dannose, dalla tranvia alla Foster, dallo stadio all’aeroporto, dalla Scuola dei Sottufficiali dei Carabinieri fino ai nuovi pali dei lampioni e al numero spropositato di semafori in certi punti della città, e che tutto nelle mura comunali resta, essa sarebbe senz’altro ben più corposa e chiamerebbe in causa molta più gente. La Firenze che Vorrei si aggiunge a buon titolo e anzi precede gli articoli odierni di Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Tirreno Firenze che hanno annunciato la legittima e sacrosanta iniziativa del centrodestra. Anche perché, comunque la si guardi, già solo la cronaca odierna dà un ampio spaccato del disastro di questo (neanche) primo anno di giunta Funaro: le gravi carenze della stazione di Rifredi, prive di servizi, la dismissione del Tennis Carraia, chiuso dopo 30 anni e svenduto a un magnate indiano, il diritto allo studio a rischio e i continui tagli ai fondi a esso destinati (Corriere Fiorentino); la sospetta proroga della concessione alla Mercato Centrale SRL per i lavori sull’omonimo e storico edificio in San Lorenzo, l’ennesimo agguato criminoso dei soliti delinquenti nordafricani, stavolta a Scandicci (La Nazione Firenze), e i 27 alberi abbattuti alla chetichella, come al solito senza informare né consultare la cittadinanza (Il Tirreno Firenze). Aumentano anche i prezzi della benzina, che a Firenze continua a essere particolarmente alta, anche se le variazioni più sensibili le ha registrate il gasolio, secondo un’inchiesta de La Nazione Firenze. A 2€, si legge sempre su quest’ultima, è stato invece fissato il prezzo del People Mover: eh già, sia mai fornire un servizio gratuito e coperto dal Comune o dalla Regione! Alla Pergola, invece, pare essere giunta alla fine la vicenda Giorgetti: l’ex direttore ha firmato le dimissioni e sono già pronti tre nomi per sostituirlo. Uno di questi proverrebbe addirittura dal Veneto: è Claudia Marcolin, attuale direttrice del Teatro Stabile. La notizia è de La Repubblica Firenze. Maggiore attenzione merita invece l’arresto, a Prato, di un’intera cosca mafiosa del clan camorrista dei Sarno: 12 arresti nel campo del trasporto dei rifiuti tessili e del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con l’aggravante delle frodi fiscali, a quanto si apprende dal Corriere Fiorentino. Che sia il segnale d’allarme di più ramificate infiltrazioni mafiose dalle nostre parti? (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli