Questo il testo dell’intervento nel consiglio comunale di Luca Santarelli, coordinatore di Gruppo Misto – Noi Moderati.
“Si chiamavano Valerio Daprà, 56 anni, brigadiere capo qualifica scelta, Davide Bernardello, 36 carabiniere scelto e Marco Piffari, 56 anni luogotenente (oltre 13 i rimasti feriti). Tre servitori dello Stato morti per mano di inqualificabili assassini, non appartenenti al genere umano.
Al rito funebre il padre di Davide ha detto: “sei diventato quello che più desideravi, un carabiniere d’Italia”.
Il figlio di Valerio ha detto: “ho avuto il privilegio di chiamare papà un uomo che ha dedicato la sua vita al dovere, al servizio, e all’onore. Ha scelto una strada fatta di coraggio, sacrificio, e responsabilità”.
In ultimo, le parole del Ministro Crosetto che ha detto che i nomi di tutti noi, compreso quello del Capo dello Stato (che sedeva in prima fila al rito funebre), sono incisi nella sabbia, quelli dei servitori della Patria sono scolpiti sulla roccia”.
In questo momento di tremendo dolore, una parte della politica è riuscita ancora una volta a mostrare il suo volto peggiore, quello dove la ragione dell’ideologia prevale su quella del rispetto, dove la legge del proprio pensiero prevale su quella dello Stato, dove assume ruolo di attore principale il diniego assoluto dei diritti umani, salvo quelli ritenuti tali da chi, con fanatismo, siede su scranni di valore istituzionale e rappresentativo del nostro paese.
Da questa politica tutti dovrebbero prendere le distanze, altrimenti il silenzio assume valore di condivisione.
E di questi silenzi ne abbiamo sentiti fin troppi nel passato, oltre ogni limite in questi giorni.
L’Italia merita di meglio, ma purtroppo il meglio che abbiamo viene barbaramente assassinato mentre svolge il suo lavoro al servizio dello Stato mentre il sacrificio dei nostri servitori viene sminuito e denigrato dal cieco fanatismo di chi “non ha mai dedicato la sua vita al dovere, al servizio, e all’onore. Di chi non ha mai percorso una strada fatta di coraggio, sacrificio, e responsabilità” e si trova a godere privilegi senza merito e senza capacità, e senza nemmeno avere il rispetto dei morti ed il dolore di un’intera Nazione!”.