Organizzazione d’eventi e promozione del Natale, Federalberghi Prato chiede programmazione e cambio di passo per il 2026

sauro venturi presidente federalberghi prato

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Anche quest’anno è stata fatta una programmazione del Natale orientata verso i pratesi e i residenti della provincia. A noi, invece, piacerebbe l’organizzazione di manifestazioni importanti, in grado di richiamare turisti da ogni parte della Toscana e d’Italia. Al pari o superiori per importanza ad altre città della regione, capaci di attrarre turisti da fuori provincia e Toscana”. E’ il punto di vista di Federalberghi Prato che fa il punto sull’organizzazione degli eventi natalizi in città. Un intervento che non vuole andare a mettere in discussione quanto avvenuto quest’anno, bensì rappresentare uno stimolo verso il 2026, anno in cui si auspica un rilancio turistico della città. “Come albergatori abbiamo bisogno di iniziative che possano fare da traino alle presenze e ai pernottamenti in città – spiegano da Federalberghi Prato -. Cosa che non può avvenire con l’organizzazione di eventi natalizi basati sulle presenze di residenti del territorio. Come associazione chiediamo ambizione, programmazione, lungimiranza, voglia di portare Prato fuori dai propri confini a livello di immagine territoriale”.

Poi lo sguardo a tutto l’anno 2026. La richiesta è quella dell’organizzazione di manifestazioni di respiro nazionale, in grado di dare una visibilità italiana al territorio. “Auspichiamo grandi eventi – aggiunge Federalberghi Prato -. Immaginiamo ad esempio un grande festival dell’arte contemporanea. Iniziative da organizzare nei periodi di bassa stagione, così da facilitare le presenze nelle strutture ricettive anche nei momenti di maggiore sofferenza a livello di pernottamenti”.

L’associazione si sofferma anche sul tema degli affitti brevi, con la nuova regolamentazione inserita nella Legge di Bilancio 2026. L’intesa, in attesa del via libera al Senato, prevede l’applicazione dell’aliquota del 21 per cento sul primo immobile destinato agli affitti brevi, senza distinzioni, del 26 per cento sul secondo e l’obbligo di apertura della partita Iva a partire dal terzo immobile, con la conseguente qualificazione dell’attività come imprenditoriale. “Andare a regolamentare il settore era necessario – conclude Federalberghi -. Con questa norma si vanno a colpire quelle società nate per gestire decine e centinaia di appartamenti, che portavano avanti una concorrenza impari rispetto a norme e tassazione a cui sono sottoposti hotel e strutture ricettive in genere. Importante anche il riconoscimento de visu degli ospiti di queste strutture, che va ad equiparare quindi gli obblighi a cui noi siamo sottoposti”. Infine Federalberghi esprime “soddisfazione” sul rigetto del ricorso da parte della Corte Costituzionale contro il Testo unico sul turismo partorito un anno fa dal Consiglio regionale toscano. E a proposito di Regione, a fine gennaio ci sarà un incontro con l’assessore Cristina Manetti per parlare di turismo in provincia di Prato.