Dal 6 giugno al 27 luglio 2025, il quartiere storico di San Paolino a Firenze si trasforma in un gigantesco laboratorio di arte urbana grazie alla terza edizione del festival Palazzuolo Strada Aperta, promosso dall’Associazione A Testa Alta E.T.S. e curato dagli esperti di Street Levels Gallery .
L’evento, iniziato nel 2023 con un primo esperimento di rigenerazione urbana, cresce di anno in anno: mentre l’edizione 2023 contava dieci artisti e quella 2024 quindici, nel 2025 ben diciannove artisti internazionali si impadroniranno delle serrande di negozi e botteghe, realizzando diciotto dipinti e un’installazione site-specific . Tra i protagonisti figurano Andrea Casciu, Etnik, Zed1, Zero e molti altri, ognuno interpretando il tema della “prossemica”: la misura delle distanze, le relazioni sociali e il confronto tra lo spazio pubblico e chi lo abita .
Il festival si estende da via Palazzuolo e via Benedetta fino a includere via San Paolino, via di Santa Lucia, via il Prato e via del Porcellana – quest’ultima carica di storia (qui un tempo sorgeva lo studio di Botticelli) . Queste strade emergono oggi come palcoscenici contemporanei, capaci di parlare nuovamente attraverso colori, forme e messaggi attuali.
Il percorso non si limita all’arte di strada: venerdì 6 giugno si è inaugurata la mostra collettiva “Prossemica Vol. III” alla Street Levels Gallery (via Palazzuolo 74 ar), visitabile gratuitamente fino al 27 luglio . Ogni domenica del festival, visite guidate nel quartiere culminano con un aperitivo al 25 Hours Hotel, appuntamento informale e conviviale per unire arte, storia e convivialità .
“L’arte urbana diventa strumento di partecipazione attiva e rigenerazione urbana”, dichiara Sofia Bonacchi di Street Levels, sottolineando l’impegno sociale e culturale del progetto . L’assessora Letizia Perini aggiunge: “Il festival arricchisce Firenze con opere contemporanee, offrendo un modo concreto per rivivere e valorizzare spazi dimenticati” .
Palazzuolo Strada Aperta è dunque un’espressione della nuova Firenze, capace di dialogare con la storia ma proiettata verso il futuro, restituendo significato e bellezza a luoghi che raccontano tempi diversi, ora vivificati da un vibrante spettacolo urbano.