Nel condannare “ogni forma di discriminazione, abuso e violenza, verbale, fisica, psicologica ed economica”, e sottolineando la responsabilità delle istituzioni nel promuovere cultura del rispetto, uguaglianza e politiche di prevenzione, Santarelli ha anche criticato l’uso crescente di un linguaggio offensivo rivolto a donne che ricoprono ruoli pubblici, ma non allineate alla cultura di sinistra: “Prendere le distanze da chi definisce ‘cortigiana’ il Primo Ministro o attacca la nuova Direttrice Musicale del Teatro La Fenice non è difendere la politica, ma difendere la donna. Il silenzio è condivisione, non imparzialità”, ha concluso Santarelli.
