Caos via Bolognese, Firenze Democratica: “È mancata la comunicazione”

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Del Re, Arbo, Berti: “Una nostra interrogazione al riguardo giace da mesi senza risposta. Situazione fuori controllo”

 

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re, e delle consigliere Serena Berti e Lara Arbo dei quartieri 2 e 5:

“Dopo il caos di Careggi di settembre scorso, ci saremmo aspettati una gestione più attenta e trasparente delle chiusure stradali in occasione di lavori da tempo programmati da parte delle società che erogano dei servizi pubblici. E invece il peggio doveva ancora arrivare, e chissà cosa altro ci aspetta se non si prende in mano una situazione oggi fuori controllo. Se eravamo a conoscenza noi (consiglieri di minoranza) dei futuri lavori di Publiacqua, come poteva non esserlo la Giunta?”

“Abbiamo depositato – ricordano Del Re, Berti e Arbo – più di tre mesi fa una interrogazione scritta per sapere come si sarebbe affrontato questo momento e quali azioni avrebbe messo in campo l’amministrazione per informare la cittadinanza di queste chiusure stradali, ma giace ancora senza risposta. Come senza risposta restano gli interrogativi dei cittadini anche in queste ore in una zona, poi, delicata anche per l’utenza ospedaliera”.

“Stamani – fanno sapere le esponenti di Firenze Democratica – era intasata anche piazza delle Cure e un’ambulanza non sarebbe riuscita a passare in nessun modo”.

“Ai question time in aula, ha risposto ultimamente l’assessore alle partecipate anche se – puntualizzano – l’assessore alla mobilità era presente: ma deve essere l’assessorato alla mobilità a prevedere una viabilità alternativa per ridurre i disagi relativi a cantieri promossi da una partecipata, non sono certo azioni che possono essere delegate a Publiacqua o a chi per essa”.

“Per andare in ospedale sarebbe forse opportuno aprire ai due sensi per i residenti la via dei Massoni (era a doppio senso fino al 2000), magari mettendo un semaforo per senso alternato dove ci sono le curve, e riaprire poi via di S. Marta”.

Ma i problemi non finiscono qui e, come riferiscono, chi ha attività in zona Lastra e Via Bolognese “si troverà in estrema difficoltà (il benzinaio prevede di chiudere, una serie criticità sono state sollevate anche anche da parte di Hotel e Agriturismi, oltre ad associazioni con i centri estivi al fresco)” e, allo stesso modo, “Anffas, l’associazione delle famiglie con disabilità relazionali e affettive, si trova pure in grossa difficoltà”.

E vagliando le possibili soluzioni-tampone: “AT bus sembra che dal 7 luglio preveda di sdoppiare la linea 25, con una tratta da piazza Libertà a Largo Fanciullacci e l’altra tratta da Libertà lungo la Faentina arriverà direttamente a Pratolino, lasciando fuori completamente il tratto della Bolognese. La proposta dei residenti è di fare arrivare il 25 almeno al Cionfo, mentre la navetta potrebbe essere istituita tra la Lastra e Pratolino. Già da subito ATBus potrebbe attivare una navetta di dimensioni adeguate per il tratto Libertà – Cionfo. Inoltre il 40A già da oggi non fa più il tratto dall’incrocio via Cosimo il Vecchio/via di Careggi a via dei Massoni”.

“Potremmo continuare nel porre domande alla Giunta, ma restando senza risposta, affidiamo le nostre proposte alla stampa perché pubblicamente trovino un riscontro e perché la Giunta si attivi per porre riparo ad una situazione sempre più fuori controllo”, concludono Del Re, Arbo, Berti di Firenze Democratica.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli